Confusione

Il locale si trova proprio a metà strada fra la centrale di polizia e il supermercato Migros, la brunetta con i denti da cavallo inizia a far caffè alle sei di mattina e sembra non finire mai. Fino a qualche anno fa questo posto si chiamava “Da Gregorio”, ma è cambiato il proprietario, ora si chiama “Georgia”, così non hanno nemmeno dovuto cambiare le lettere luminose dell’insegna, gli è bastato rimescolarle in un economico anagramma di neon. I tavoli di finta pietra sono rimasti gli stessi, le zuccheriere di vetro e acciaio sono meno lucide, anche i clienti sono sempre quelli, forse un po’ invecchiati. La brunetta con i denti da cavallo continua a servire caffè in maniera equa alle due categorie principalmente rappresentate fra la clientela. Commessi che vengono a bere qualcosa prima di iniziare il turno al supermercato e poliziotti che prima di entrare in servizio ne approfittano per farsi un macchiato.

Alla mattina è difficile distinguerli, assonnati, silenziosi e con gli abiti civili. Non hanno ancora indossato né il giubbino rosso mattone della Migros né la divisa cerulea della polizia cantonale. Ancora non sono schierati, né da una parte né dall’altra. Nel limbo si godono il caffè e sognano una vita diversa o, forse, se ne stanno solamente in silenzio in attesa di iniziare a lavorare. Nelle buie mattine novembrine seduti fianco a fianco e poi ognuno per la sua strada, ad allineare lattine di pelati sugli scaffali o a malmenare richiedenti l’asilo per strada. Che farà quel tipo con i baffoni che sembra Freddie Mercury? Me lo ritroverò al banco dei formaggi a consigliarmi la provola, oppure sarà colui che vedrò occupato a menare le mani nel corso dello sgombero della casa vicino alla stazione? Non si sa, è ancora troppo presto, è mattina e la nebbia confonde la vista.

Olmo Cerri
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