per info: Coltivare Condividendo

BELLUNO+

DOMENICA 24 NOVEMBRE

FELTREFORO BOARIO

(spazio coperto e riscaldato)

CHIAMATA A RACCOLTO la giornata organizzata dal Gruppo Coltivare Condividendo, dedicata alla biodiversità, al costruire assieme, al condividere, all’agricoltura sana e sostenibile torna anche quest’anno.

E anche quest’anno sarà FELTRE (BL) ad ospitare l’evento.

Infatti DOMENICA 24 NOVEMBRE presso il BOCCIODROMO al Foro boario (spazio coperto e riscaldato, con ingresso libero),

sarà possibile incontrare una serie di gruppi, associazioni, realtà locali e non che esporranno e scambieranno le loro sementi,
proporranno percorsi, iniziative, laboratori all’insegna dell’auto produzione, del coltivare e acquistare sano,
della difesa di territorio, ambiente, biodiversità e salute.

Torneranno a trovarci amici con i quali stiamo collaborando da tempo, come:

L’associazione “Spazi in Frutto” di Ponte nelle Alpi (dedita al recupero, al censimento e alla riproduzione di varietà locali e antiche di frutta
ma anche alla costruzione di parchi/frutteti e percorsi educativi)
Antonio Cantele (con le sie sementi ed erbe dall’altopiano di Asiago)
Civiltà Contadina *(una delle principali associazioni nazionali di “salvatori di sementi”)
*Mauro e Alice
con la loro vasta gamma di mais e la squisita bevanda fatta col mais
la bottega di altromercato Mercato Mogliano che dedica spazio, tempo ed energia al far conoscere, scambiare e donare sementi antiche e locali
compagni dei popoli che ci farà conoscere l’importanza della biodiversità nel mondo
l’*associazione di Castel Tesino (TN)* con la sua collezione di fagioli locali, costruita girando porta a porta e coinvolgendo la popolazione locale
.Coordinamento Respo-Abili che raggruppa una serie di belle realtà bassenesi (adotta un terrazzamento, Agrincolti,
GAS Canova ecc…) con cui abbiamo costruito un bel “percorso all’insegna della sostenibilità e della consapevolezza”

E poi ancora “AltraAgricoltura” di Padova e Radio Gamma5 che ci daranno preziose informazioni e suggeriranno metodi per ostacolare,
impedire l’invasione dei famigerati e devastanti OGM. Non possono mancare gli amici dei “comitati Colli puliti” e Wwf altamarca
che ci faranno toccare con mano la devastazione prodotta dalle coltivazioni intensive e chimiche del Prosecco,
ma molti altri saranno i banchetti presenti e le associazioni, realtà, persone coinvolte

Chiunque vorrà venire con le sue sementi, suoi materiali e percorsi sarà gradito ospite

Ovviamente verrà esposta la mostra del Gruppo Coltivare Condividendo, con oltre 40 varietà di fagioli local i,
ma anche svariati mais, cereali, zucche, orticole recuperate o sperimentate in zona (es pomodori, cavoli, insalate ecc..)

Ma i pezzi forti di CHIAMATA A RACCOLTO 2013 saranno sicuramente:

la mostra delle quasi 300 varietà di patate proposta dal Consorzio della Quarantina
la mostra, i materiali e le informazioni che ci daranno gli esponenti di “ARCHE NOAH”
la più importante e grande associazione di salvatori di sementi austriaca.

Un importante occasione per tutti noi sia di poter conoscere e sperimentare anche in zona una serie di interessanti varietà di sementi
recuperate e riprodotte oltralpe, ma anche di condividere esperienze, saperi, pratiche, metodologie (di riproduzione e conservazione) sicuramente utilissime.

CHIAMATA A RACCOLTO non ha solo lo scopo di “*diffondere biodiversità*” grazie all’antica pratica dello scambio di sementi,
contestando e disobbedendo ai brevetti sulle sementi e a ogni legge o sentenza che limiti o ponga “fuori legge” le Sementi.

Ma CHIAMATA A RACCOLTO cerca di essere anche un momento di riflessione e condivisione di idee, sensibilità, percorsi su questioni per noi cruciali.

Un qualcosa che ovviamente non si limita o si ferma con la giornata del 24 novembre, ma che è un percorso, un cammino condiviso che ci porterà ad altri momenti, luoghi, situazioni.

Uno degli elementi che caratterizzerà la giornata del 24 novembre sarà sicuramente rappresentato dalle SEMENTI.
Da quelle Sementi che spesso vengono identificate come “sementi antiche”, Sementi tramandate da generazione in generazione,
che hanno sfamato popolazioni, caratterizzato pietanze, che si sono adattate a climi e terreni. Sementi riproducibili quindi, vitali, vive.
Sementi che non hanno l’esigenza di essere super trattate e concimate chimicamente ma che si adattano a tecniche e metodi di coltivazione
e auto produzione sana, biologica. Nulla a che vedere con i cosiddetti “*super ibridi commerciali*” e tanto meno con le sementi OGM,
entità (non ce la sentiamo di definirle sementi queste) che sono irriproducibili, sia per divieti legali/commerciali
ma anche perché spesso sterili o incapaci di generare dei “figli” con caratteristiche (genetiche, morfologiche, nutrizionali..) simili alle loro.

Da qui si puo’ intuire la profonda diversità, anche in termini di vitalità interiore, di “energia” che sussiste.
Riteniamo pertanto che sia limitativo, e forviante, definire le Sementi solo come “sementi antiche”,
termine che trasmette un qualcosa solo di vecchio, di legato al passato, quasi “da museo”.
E quindi, anche grazie a un suggerimento di G. Tamino abbiamo pensato di usare la definizione “Sementi” dato che sono gli unici semi degni di tale nome.
Termine inadeguato per definire i “super ibridi” o gli OGM, elementi non liberi, legati a una concezione “industriale”
e funzionale a massimo profitto, massima resa prescindendo da tutto (salute, fertilità del suolo, contaminazione ecc..)
e che han poco a che fare con la vitalità e l’essenza della Natura.

Altro aspetto che desideriamo evidenziare quello legato alla tutela del territorio, dell’ambente, della salute.
E’ importante coltivare il proprio orto, il proprio campo usando sementi e tecniche di coltivazione sane e sostenibili,
farlo non da soli ma in collegamento con altre persone, ma è anche bene alzare lo sguardo da quel pezzo di terra e volgerlo a ciò che ci circonda,
esaltare le bellezze, le biodiversità che vi troviamo. Evidenziare le minacce, le brutture, le devastazioni, le fonti di inquinamento e deturpamento che riscontriamo.
Denunciarle informando e creando consapevolezza condivisa.
Pensando a ciò ci vengono alla mente meleti e vigneti super trattati, industrie pesanti o impianti a biomassa sempre più spesso messi sotto accusa, inceneritori e cementificazione selvaggia.
Ma anche a quei tanti roghi, quei falò che tanti troppi coltivatori, cittadini fanno.
Producendo inquinamento e mandando a fuoco del materiale vegetale che potrebbe essere tranquillamente compostato producendo sostanza organica vitale per campi e orti.
Roghi in cui spesso finisce anche materiale plastico che bruciato è una forte minaccia per la salute di noi tutti

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Belluno+

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