Questo è un dei tanti esempi di cose che potremmo mettere in rete.. Conoscenze che possono essere utile a tutti (storici e non).
Riprendendo pari pari da: LaStoriaLeStorie


Dal mese di giugno 2006 l’Archivio Centrale dello Stato ha reso possibile consultare su internet l’indice del Casellario Politico Centrale. Rendendo così possibile agli studiosi di verificare in forma sintetica informazioni preziose per organizzare le loro successive ricerche.

Per avere una dimensione del materiale consultabile, basti dire che nel Cpc (che consta complessivamente di circa 158.000 fascicoli, compilati per la massima parte in epoca fascista, ma anche risalenti all’epoca liberale, a partire dall’istituzione dell’ufficio nel 1896) ci sono i fascicoli di 3658 antifascisti nati o residenti nella provincia di Udine, 3062 in quella di Gorizia, 3391 in quella di Trieste. Province intese nei loro confini precedenti al 1945, con Pordenone inclusa in quella di Udine, e le province di Gorizia e Trieste comprensive dei comuni passati nel 1945 alla Jugoslavia.

Si descrive di seguito il percorso da svolgere (indicando i singoli indirizzi internet, per poter eventualmente saltare le tappe):

1) basta andare su internet e collegarsi con il sito dell’Acs:
archivi.beniculturali.it/ACS

2) si digita in alto su “link rapidi” – “avvia la ricerca“:

3) si digita su “banche dati” evidenziato in rosso:

4) si digita su “banca dati Casellario Politico Centrale“, in rilievo in rosso:

5) a questo punto, per una descrizione del fondo e le indicazioni bibliografiche, si digita su l’archivio:

6) per capire la struttura organizzativa delle indicazioni archivistiche, si digita su la banca dati:

7) ed infine, per accedere alla banca dati ed iniziare la ricerca, si clicca su ricerca:

8) a questo punto si è sulla pagina nella quale iniziare la ricerca, ad personam, oppure per categorie:

8.1 – ci sono tre righe con doppia finestra. A parte la ricerca su un singolo cognome e nome, oppure su specifico fascicolo, le finestre servono per la ricerca per categorie, ad esempio per luogo e data di nascita, se si lavora su un territorio, e poi per colore politico, mestiere, ecc. O viceversa. E’ anche possibile, cliccando sulle caselline col + a destra, aggiungere altre righe per arricchire la griglia di ricerca;

8.2 – nel caso più classico, quello della ricerca per territorio, si clicca sulla prima casella a sinistra, scegliendo ad esempio provincia o comune: in tal caso, sulla casella gemella di destra bisogna indicare quale specifica provincia o comune;

8.3 – poi, all’inizio della seconda riga, si sceglie fra “and” (ma in tal caso si restringe il campo ai soli nati e residenti in quel luogo, perdendo emigrati od immigrati), oppure “or” (preferibile, in quanto si allarga il campo a chi è residente senza essere nato, o viceversa), oppure “not”, se si vogliono fare esclusioni;

8.4 – infine, se si vuole anche sapere chi in quel territorio fosse comunista, oppure donna, oppure barbiere, ecc., si compila anche la terza riga (o se ne aggiungono altre ancora): in questo caso privilegiando “and”, per restringere proprio a quello specifico territorio, e non vedersi – ad esempio – il campo invaso dai socialisti, oppure dai meccanici, anche di altri territori.

Alla banca dati finale si può giungere anche (dalla pagina precedente) cliccando su:
151.12.58.148/cpcview/Archinauta_NSC.aspx
oppure (“via breve” suggerita da Luca Meneghesso) su:
www.acs.beniculturali.it/index.php?it/2...
(in questo caso, dopo aver cliccato su ricerca, può apparire un riquadro impostato in modo diverso da quello descritto – ma i risultati non cambiano).

(Ovviamente si è descritto un possibile incrocio fra i tanti, ognuno può sbizzarrirsi, visto che ora questa prima fase del lavoro si può fare da casa, invece di dover andare a Roma, oppure acquistando un Cd-rom con l’elenco di quel determinato territorio, come finora hanno fatto i vari Istituti di ricerca: all’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione sono disponibili i data-base delle province di Udine e Gorizia);

9) una volta individuata la lista dei nomi, che appare per successive schermate, si sceglie il nome desiderato: cliccando su esso, appare la schedina con l’anagrafica tipica del sovversivo schedato;

10) ultima avvertenza: inutile cercare le soppresse province di Pola, Fiume, Zara e Lubiana. Ma è possibile fare la ricerca per comuni, “ovviamente” ricordando le loro denominazioni durante l’epoca italiana (stessa cosa vale per i comuni sloveni e croati delle province di Gorizia e Trieste): ad es. Pinguente, Senosecchia, ecc.

Gian Luigi Bettoli