Solomon Shereshevsky (1886–1958), russo, è il caso più famoso di uomo dalla memoria infinita. Nel 1968 il neuropsicologo Aleksandr Lurija pubblica il libro “Una memoria prodigiosa, viaggio tra i misteri del cervello umano”, studio clinico delle capacità mnemoniche di Shereshevsky.
Solomon, giornalista degli anni ‘20 ha la capacità di ricordare ogni minimo particolare sensoriale, informazione sentita o scritto letto. Nato con il “dono” della sinestesia, riesce a collegare istantaneamente una parola ad un colore, ed a volte sentire un profumo o una sensazione precisa sulla pelle, caratterizzanti la parola stessa.
La memoria e l’immaginazione straordinarie hanno nello stesso tempo dei risvolti “patologici”: la capacità di focalizzare perfettamente il volto di una persona gli rende difficile riconoscere la stessa persona, perchè un volto può subire cambiamenti anche solo tramite un cambio d’espressione. Ugualmente, leggere poesie o romanzi diventa per lui un’attività estremamente difficile perchè “as each word or phrase would blossom into an intense visualization that might be contradicted by the next one… Shereshevsky’s pathological memory interfered with his ability to hold a regular job, enjoy literature, or even seemingly to think in the abstract without being distracted by sensory association”.
Inizialmente giornalista, si licenzia per diventare un mnemonista professionale, facendo dimostrazioni e performance a pagamento. L’attività non lo soddisfa, decide quindi di vivere di tassismo (ok, seriamente: fa il tassista a Mosca). Da qui in poi se ne perdono le tracce.

Alcuni link (in inglese, in italiano ho trovato poco nulla):
en.wikipedia.org/wiki/Solomon_Shereshevsky
dreamhawk.com/interesting-people/the-ma...
www.audiblox2000.com/solomon-shereshevs...