La paura vien di notte
Di Asmara
Maria dorme profondamente.
Questa sera ha aumentato ulteriormente la sua dose quotidiana di sonniferi, e questi hanno ripreso a fare il loro effetto.
Ma l’ombra nera è sempre in agguato. Si aggira fluttuando attraverso la città, tormentando il sonno di quanti come lei di giorno sgobbano a tempo pieno per quattro soldi e la sera si cullano nella loro catalessi davanti alla TV.
Sogna, Maria.
Sogna il lavoro, il capo mai soddisfatto, le scadenze imminenti. E’ sommersa di carte e inondata di telefonate. Ma all’improvviso vede il suo fidanzato alla porta. Gli corre incontro per abbracciarlo e per un attimo dimentica tutto. Ma lo sguardo tetro di lui la paralizza.
“Stammi lontano” le dice “ho l’aviaria, la suina e anche un principio di mucca pazza. Salvati, finché sei in tempo!” Detto questo se ne va.
Lo stomaco le si stringe. Prova a seguirlo, ma lui sembra svanito nel nulla.
Si ritrova di colpo in una metropolitana. In un primo momento le sembra di essere sola, ma poco dopo nota che c’è un uomo che sta dormendo su di una panchina. Lo vede muoversi, forse ha percepito la sua presenza. La paura l’attanaglia. Si mette a correre nella direzione opposta.
Corre, corre, ma ha l’impressione di non riuscire a muoversi, di rimanere ferma nello stesso punto. Un treno le passa a fianco con il suo boato e di colpo si ritrova circondata da uomini con il volto nascosto nell’ombra. Cosa vogliono da lei?
I suoi averi? Stringe forte a sé la sua borsa. Tutto quello che ha è chiuso lì dentro, non gliela possono portare via!
Oppure vogliono violentarla? Non si è neppure fatta la ceretta, come possono trovarla attraente? Però forse il fatto di essere una donna bianca è sufficiente, pensa.
“No, vi prego, no, no!!!”
Il suo urlo squarcia il suo sogno e si perde nel limbo che la separa dalla veglia.
Si ritrova nel suo letto, avvolta dall’oscurità. Trema e suda al tempo stesso e il cuore le batte forte.
Sarà dura riaddormentarsi! Un’altra notte così!