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racconto di manu

PIEDI

La fissità dello sguardo di un gatto scivola sulla curva dell’alluce indurito fino al dosso dell’indice-il dito più lungo del mio piede sinistro- mirino puntato sul nauseante bianco della parete. Un reticolo di tendini esposti su promontori d’ossa-cavi di tralicci in tensione- corde tese che suonano questo silenzio.
Non so che giorno sia e non so più neanche cosa sia il giorno.
La mia testa è una clessidra rovesciata e perdo sabbia da tutte le parti, insudiciando il pavimento asettico e i lucchetti aggrappati alle finestre-pesanti foglie morte.
Non ci sono altre facce qui. Solo voci metalliche che gracchiano suadenti dagli angoli in alto, spezzando i corpuscoli di questa luce blu perenne-buongiorno signor Cash, tra poco sarà servita la colazione e la terapia.
Tutto passa attraverso la fessura metallica.
Tranne il mio corpo, immobilizzato nelle spire dell’attesa.

BLU

Un sogno mi ha portato qui.
Prima del riflesso distorto della mia faccia sulla superficie inodore della plexipozzanghera, prima delle dita metalliche che frugano avide in cerca del chip di riconoscimento, prima delle voci dai sintorilevatori di disordine” Rilevata anomalia nel settore H. Rimanere immobili e prepararsi alla procedura di identificazione”, prima delle gelide scosse paralizza nervi, svuota visioni, dei lampi blu che squarciano la retina……prima, molto prima.
Se il prima e il dopo avessero ancora un senso in questa dimensione temporale che scorre inesorabile ed anonima
un tapis roulant fagocita attimi che striscia sui corpi e gli toglie il respiro.
Prima: nell’altrove onirico proibito, accovacciato e poi disperso.
Sospeso nella posizione di spiccare il volo, a r-a-l-l-e-n-t-a-t-o-r-e si allargano le mie braccia e il vento rosso mi culla e mi disperde, oltre i palazzi cromati, le sagome tristi delle fabbriche sputa veleni, oltre la cupola che sigilla il cielo…passo attraverso come luce filtrante.
Una leggerezza dimenticata si spande attraverso ogni fibra come, come…. ho una visione di un qualcosa conosciuto prima..si affollano nella mente strane formule chimiche e un suono inarticolato preme nella gola..la voce scivola a tentoni sulle sillabe in disuso, cade di tono..si arrampica, balbetta aq..aq..ac…ua,ua,ua…come un ululato che non riesco più a trattenere..acqua, ecco cosa, acqua!
Memorie di sensi inumidiscono la sottile tela epidermica, sconnesse linee scivolano disegnando ricordi, visioni gocciolano sotto le palpebre, mentre nella cavità della bocca un vapore salino si spande fino a gonfiare i polmoni come vele..ed io volteggio ancora più in alto, rapito dentro un’invasione blu che mi accarezza.
Dopo, in posizione di volo , ma con la faccia rivolta a terra, serpenti metallici mi chiudono le ali, ed io boccheggio e sudo, la gola mi brucia dal troppo urlare.
Penso ad un gelido risveglio da overdose di tempo vuoto, ma un’epilessia elettrificata mi fa tornare convulsamente alla realtà. Tra gli spasmi incontrollati gelide dita-lame mi frugano vivisezionandomi l’anima.

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E questo è l’ultimo. Una sigaretta, ma fuori di qui. L’intermittente luce degli schermi pulsa nella retina e mi da quasi la nausea. Mi manca l’aria , la luce, il silenzio. Casi umani fottuti, idioti che hanno perso la cognizione del tempo, per quello che serve, in questa perfetta società automatizzata. Ma loro no, non apprezzano, impazziscono, si ribellano..loro vogliono il tempo vuoto, se lo comprano addirittura in fiale al mercato nero, drogati avidi..e poi sognano, perché non possono farne a meno..non gli importa che sia proibito, no loro se ne fregano delle leggi. Stupidi eroi del cazzo, che marcissero una buona volta nei loro squallidi livelli sotterranei..puha!, mi viene il voltastomaco solo a ricordarmi l’odore che aleggia negli alveari, questi stronzi che non valgono niente, sono solo una perdita di tempo..clic,clic, tip, tap, tutto il giorno a sistemare profili clinici di queste nullità. Non capisco perché il governo non li faccia direttamente fuori, senza bisogno di ricoverarli nella sezione 66. Ma si, certo, servono per le sperimentazioni a radiazioni progressive, per capire se nel caso si distruggesse la sacra cupola riusciremmo a sopravvivere. Beh, la cupola è indistruttibile e comunque potrebbero fare sperimentazioni simulate, senza bisogno di questo materiale umano ingombrante.

“Buonasera signor Law, la informo che il suo lavoro per oggi è terminato. I posti in cui può recarsi prima della Disconnessione Notturna appariranno sugli schermi a parete tra 9 secondi.”

Fanculo! Adesso basta pensieri negativi. Fammi vedere dove posso andare uscito da qui..mmh, perfetto! Lo spaccio F. Questo posso considerarlo un regalo per la migliore produttività settimanale. Lo spaccio F serve la migliore H20 del settore Q e poi..quando sarò già un po’ su di giri mi connetterò con Sara..per fare un po’ di sesso..ah, questa si che è vita!