Specchi

Quando venne il regno di Babau specchi luminosi e geometrici presero a mostrare mille e più volti. Mille e mille facce scivolose. I miei compagni e io ne fummo avvinti e persi. Gli specchi furono ambasciatori di mille inutili verità, così come prima testimoniavano un solo veritiero inganno. Mille pergamene descrivevano il mondo, ma per nessuna di esse valeva la pena di vivere o morire. L’uomo dimorò per mille anni tra le realtà riflesse, incapace di distinguere, di comprendere il proprio volto. Poi folle di impotenza distrusse tutti gli specchi, e la parola specchio sparì dai libri, dai dizionari e dalle lingue del regno. Il Babau concesse questo all’uomo perché potesse sopravvivere e dimenticare. Persa per sempre l’idea dello specchio e l’immagine in esso riflessa, scordammo la forma dei nostri volti e continuammo a vivere incapaci di riconoscerci.