Serata Vajont nel 50* dalla strage - 9 ottobre 1963/2013. Lazise venerdí 8 novembre - Centro Giovanile ore 20.30.

LONGARONE - Lucio Soncini - Sala Civica 8/17 novembre 2013 apertura mostra ore 10.00. ■ La Mostra Fotografica di Lucio Soncini presente a Longarone dal giorno successivo la strage sará inaugurata sabato 9 novembre ore 11.00.

Il sorriso e la dignità di Mario e Mirella, che conosciamo in un pomeriggio d’estate sul Monte Baldo nel loro viaggio per raccontare il Vajont. Alle 20:30 di venerdì 8 novembre al Centro Giovanile Parrocchiale di Lazise incontreremo due giovani fidanzati del 1963 che ai 270 milioni di metri cubi di rocce e detriti è sopravvissuta: il racconto emozionato ma lucido di un ingegnere e di quella che ora è sua moglie da ormai 50 anni. Non una serata triste di commemorazione ma un incontro alla pari con una verità rivelatrice: il rispetto per gli uomini passa per il rispetto del territorio.


…un articolo di Tina Merlin, la giornalista bellunese dell’Unità, scritto per il suo giornale due giorni dopo il disastro del Vajont, nel quale riepiloga la vicenda e ricorda gli articoli che erano stati scritti negli anni precedenti.

“….Non mi ricordo esattamente quando ho cominciato ad occuparmi del Vajont. Probabilmente sette anni fa, quando sono cominciati gli espropri da parte della Sade. Era il mio lavoro normale di tutti i giorni. I proprietari, tutti piccoli coltivatori che dal loro pezzetto di terra ricavavano un aiuto in natura che serviva ad integrare il loro magro bilancio, si rifiutavano di cedere al monopolio, a un prezzo irrisorio, la loro terra. Era terra ricavata molte volte dai pendii e bonificata con il lavoro di generazioni. Rappresentava un valore materiale e affettivo insieme. Ogni lotta dei montanari contro il monopolio elettrico cominciava da qui. Non era lotta contro il progresso, ma contro chi in nome del progresso si riempiva il portafoglio a spese altrui. (…) Dopo la Liberazione la Sade costruì in provincia di Belluno diversi bacini idroelettrici: a Pieve di Cadore, ad Arsié, a Forno di Zoldo e nella Valle del Mis. Per ogni impianto mi era capitato di scrivere qualcosa contro la Sade. I soprusi, le prepotenze della società elettrica erano, come si dice, il pane quotidiano di ogni giornalista che avesse voluto parlare di ciò che stava a cuore dei montanari di queste vallate. (…)”

Per chi volesse approfondire

CORRIERE DELLE ALPI

LIBRI

In seguito al disastro del Vajont, consumato il 9 ottobre 1963, la Merlin tentò di pubblicare un libro sulla vicenda, Sulla pelle viva. Come si costruisce una catastrofe , che tuttavia trovò un editore solo nel 1983.

Paolini Marco e Vacis Gabriele, Il racconto del Vajont , Garzanti, Milano 1997.

CINEMA

Vajont – La diga del disonore (2001), regia di Renzo Martinelli

RADIO

Voci di un secolo – VAJONT 1\4 di Giovanni DeLuna (2013) – scaricabili -
Archivio Memoradio radio3 RAI

TEATRO

Il racconto del Vajont, di Marco Paolini e Gabriele Vacis (1997)

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La mia prozia, Suor Mariangela dalla Bernardina, inaugurò l’asilo di Longarone e vi insegnò per qualche tempo. Due mesi prima della tragedia fu trasferita per motivi di salute. L’asilo fu spazzato via, e due consorelle persero la vita: una lapide le ricorda nel cimitero delle suore della Sacra Famiglia a Castelletto di Brenzone (allego foto).