RACCOLTA FIRME in DIFESA DELL’OSPEDALE ORLANDI di BUSSOLENGO

Prosegue a pieno ritmo la raccolta firme in difesa dell’Ospedale Orlandi da parte del neo costituito Comitato Tutela e Sviluppo Ospedale Orlandi

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.RACCOLTA FIRME IN DIFESA DELL’OSPEDALE ORLANDI

Comitato Tutela e Sviluppo Ospedale Orlandi di Bussolengo pagina facebook

Lettera a Zaia del presidente Andrea Lonardi

COMUNE di BUSSOLENGO

L’Arena

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L’impressione è che le politiche regionali stiano favorendo gli ospedali privati di Negrar e Peschiera, dopo aver speso milioni di euro in strutture pubbliche dalle note criticità antisismiche: negli ultimi anni infatti sono stati spesi 10 mln per l’Orlandi e 40 per l’ospedale di Villafranca.
Il caso è scoppiato alle scorse elezioni comunali a Bussolengo e ne ha determinato l’esito: i favoriti “Pdl-Lista Tosi-Lega nord”, pur in vantaggio al primo turno col 42%, sono riusciti a perdere contro una lista civica che partiva col 16%. E’ stato dimostrato che i numerosi BIG che ci hanno messo la faccia, l’hanno persa, proprio su questo tema.
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Erano talmente convinti di vincere al primo turno, che il 27 maggio 2013 (stesso giorno della chiusura dei seggi) è uscito il documento delle schede regionali che ne preannunciava il declassamento e la parziale chiura dei reparti. Documento la cui scoperta fu decisiva nel ribaltare gli esiti elettorali, di cui abbiamo un filmato che per tutti i bussolenghesi è divenuto un Cult www.youtube.com/watch?v=ApTrc9VSImM
In seguito nel mese di luglio fu convocata la conferenza dei sindaci dell’ULSS22, e a disertarla fu solo il sindaco di Peschiera Chincarini che ne è il presidente! Forse era in bilico tra il dover difendere l’interesse dei cittadini e nel contempo quello dei soci del Pederzoli?
Bussolengo è un centro di eccellenza per l’ostetricia e la maternità ed è stato premiato dall’Unicef per come vengono seguite le madri che lì partoriscono. Ebbene, il direttore dell’Ulss 22 Alessandro Dall’Ora (in quota Lega) ha annullato la cerimonia di premiazione di questo reparto, da parte dell’Unicef, che era in programma nella sala della biblioteca di Bussolengo, relegandola nel reparto nel goffo tentativo di non far risaltare troppo un’eccellenza che tutti noi presto potremmo perdere.

 
 

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L’ospedale Orlandi fu costruito per regio decreto firmato a Torino l’11.7.1875, e fino al 1923 ebbe funzione di ricovero dei poveri di Bussolengo e dei comuni vicini. Solo nel ‘923, anno della venuta del chirurgo e direttore Dott. Cantieri si ricordano i primi interventi chirurgici e la trasformazione in ospedale vero e proprio.
Per 138 anni è stato un punto di riferimento per la comunità. Oggi possiamo fare qualcosa anche noi per difendere questo bene collettivo, minacciato da una politica bugiarda e sperperona. Allego modulo per la raccolta firme Pro-Orlandi a cura del comitato per la Tutela e Sviluppo dell’ospedale.

 
 

Dopo l’entusiastica presentazione del nuovo piano sanitario regionale, definito dal governatore Zaia come “rivoluzionario”, arriva la bocciatura dei medici che pensano invece che “la sanità pubblica rischia di non essere più uguale per tutti”. Ordine e sindacato dei medici pensano che “la logica dell’economia ad ogni costo ed i tagli indiscriminati, spacciati per razionalizzazioni, rischiano di compromettere la qualità dell’assistenza e la sua accessibilità”. Ancora una volta termini anglosassoni come “Hub & Spoke” nascondono le insidie di un sistema “Spendi & Taglia”. Secondo il piano regionale gli “Hub” sono i nuovi ospedali tecnologici e d’eccellenza (Peschiera e Villafranca però sono ancora in costruzione), mentre “Spoke” sono realtà ospedaliere consolidate come L’Orlandi di Bussolengo che subiranno un drastico ridimensionamento di posti letto e reparti. Per fare un esempio, nel Comunicato stampa N° 747 del 29/04/2012 relativo all’inaugurazione della nuova Risonanza Magnetica acquistata a fronte di una spesa 1 milione 204 mila euro, l’assessore alla sanità Coletto sottolineava “RISPOSTA CHIARA A INFONDATE POLEMICHE SU FANTOMATICA CHIUSURA”: infatti, a poco più di un anno e mezzo (sei mesi dopo le elezioni comunali dove i Bussolenghesi hanno bocciato la sua compagine di governo, qui rappresentata in consiglio comunale dal consigliere regionale e componente della V commissione alla sanità, Andrea Bassi), decidono di chiudere i reparti di radiologia, pediatria, ostetricia-ginecologia (pure essendo quest’ultima un reparto d’eccellenza recentemente premiato dall’unicef). Sul piede di guerra pure la neo sindaco di Bussolengo Paola Boscaini (che da outsider vinse le elezioni grazie alle bugie degli sfidanti sul destino dell’ospedale), che insiste nel dire che “per tagliare la maternità a Bussolengo si deve costruire una nuova ala a Villafranca, quando all’Orlandi la struttura è completa, funzionante e di eccellenza, con oltre mille parti all’anno. Penso che ci sarà una forte mobilitazione popolare per questo spreco di danaro pubblico, e sta maturando l’idea di fare manifestazioni forti in Regione”.

 
 

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