Archivi

Una raccolta online di siti di archivi consultabili virtualmente o meno

Archivi web (inventari e/o documenti)

Generalisti

  • Anarchist Library: testi anarchici dall’800 a oggi.
  • Archives Portal si propone come collettore di informazioni varie (inventari, documenti digitalizzati, novità ecc.) sui sistemi archivistici di oltre 17 paesi, raccogliendo quasi 64 milioni di documenti digitalizzati.
  • Archive: Una delle più grandi piattaforme di archiviazione online.
  • Archivi del Novecento: progetto cui attualmente partecipano 83 istituzioni differenti, raccoglie informazioni generali e pratiche sugli archivi delle stesse e sta progressivamente digitalizzando gli inventari.
  • Archivi on-line (Senato.it): «ha l’obiettivo di creare un archivio unico virtuale del patrimonio documentale di personalità politiche, partiti, gruppi parlamentari e associazioni sindacali conservato presso l’Archivio storico del Senato e presso Istituti e Fondazioni». Il portale web permette (tramite questa pagina — v. menu a sinistra) ricerche incrociate su più fondi. Contiene, oltre agli inventari, circa 2 milioni di file digitali.
  • Archivio storico della CGIL Nazionale: «raccoglie materiali che coprono un arco cronologico dal 1944 ad oggi la cui consistenza ammonta a circa 9.000 buste per 950 metri lineari. Completamente riordinato, schedato e reso fruibile agli studiosi fino al 1986, l’Archivio ospita al proprio interno una importante sezione iconografica». NOVITÀ: disponibili in formato digitale le circolari confederali dal 1944 al 1986! (per consultarla clicca qui e seleziona il percorso: CGIL – Archivio confederale > 01 – Archivio confederale > 03 – Segreteria generale. Circolari)
  • Arkiwi: Arkiwi e’ un archivio trasversale di documenti audio e video, che considera la conoscenza come un bene da condividere e quindi moltiplicare (questo sito sta raccogliendo molto materiale da altri archivi, ad esempio NGVision) e reclama collabrazione!
  • Biblioteca digitale delle donne: contiene alcuni libri, riviste e manifesti digitalizzati. Le riviste spesso sono incomplete (contengono solo sommario e copertina. Potrebbe essere utile per ricerche sulle donne nel ventennio.
  • Biblioteca digitale dell’Istituto Parri Emilia-Romagna: sono disponibili, oltre che documenti cartacei, anche manifesti, audiovisivi, periodici, opuscoli e materiale fotografico. Il progetto è ad una prima fase di sviluppo.
  • Google Books: il progetto di Google mette a disposizione libri anche interamente digitalizzati dal ’600 fino ai giorni nostri (nel caso in cui non sia più vigente il copyright). Clicca qui per accedere alla schermata di ricerca avanzata.
  • EEBO
  • Feminist History Sourcebooks: una fonte ricchissima di materiali riguardanti la storia moderna e contemporanea in Europa e America.
  • Fondo Sorelle Busatta : Fondo formato da documenti, manifesti, fotografie. Il sito è al momento incentrato sul Femminismo a Padova e in particolare sul percorso di Lotta Femminista e del Centro Femminista. (è davvero molto utile questo link per la storia del femminismo italiano!!)
  • Impronte digitali: portale in cui è possibile ricercare e utilizzare il materiale bibliografico digitalizzato a cura del SBA di Firenze. Attualmente contiene le digitalizzazioni di parte del materiale raro e di pregio custodito nelle biblioteche dell’Università di Firenze.
  • History Engine: archivio che ha ispirato direttamente L’atelier numérique de l’histoire di Lione. È un archivio cumulativo e partecipativo, di esercizio pratico sulle fonti, per studenti, ricercatori ed insegnanti. Principalmente, raccoglie materiali sulla storia americana.
  • International Association of Labour History Institutions: portale di risorse online che raccoglie documenti di archivi, biblioteche, centri di documentazione, musei e istituti di ricerca (qui l’elenco) specializzati nella storia nella teoria del movimento laburista internazionale. Fa parte del più generale Labour History Resources.
  • L’atelier numérique de l’histoire: produzioni storiche incentrate su Lione e la sua agglomerazione urbana. Il sito è “partecipativo” e fornisce agli studenti l’occasione di praticare il mestiere di storico/a con la pubblicazione e il commento di un documento, tutto consultabile online.
  • Liber Liber
  • Marxist Internet Archive: molto utile soprattutto per la libreria digitale.
  • MICHAEL Italia: progetto europeo che ha come scopo l’accesso multilingue alle collezioni digitali di musei, archivi, biblioteche, uffici del catalogo, soprintendenze e altre istituzioni culturali.
  • OPAR è l’Open Archive istituzionale dell’Orientale dove tutti gli utenti registrati possono inserire documenti di vario tipo. Qui i contenuti (in continuo aggiornamento) raccolti per soggetti.
  • OpenEdition: piattaforma online per l’Open Access nelle scienze umanistiche e sociali, dove possono trovare spazio riviste ed editori di libri, ma anche ricerche o progetti di ricerca signoli. È formato da una piattaforma di blogging (hipotheses.org), una per le riviste (revues.org) ed una di libri (books.openedition.org), oltre ad una di annunci di colloqui e seminari (calenda.org). Un grandissimo collettore (e non solo) di articoli ed opere scientifiche.
  • Portale degli Archivi Spagnoli: progetto del Ministerio de Educación, Cultura y Deporte di digitalizzazione del patrimonio degli archivi di stato spagnoli.
  • Progetto Gutenberg
  • Trove: collettore di materiale digitalizzato (libri, foto/immagini, quotidiani e periodici, musica, video, mappe…) sull’Australia, offerto dalla National Library of Australia.

Giornali e Periodici

  • Archivio La Stampa: archivio interamente digitalizzato delle uscite del giornale, le ricerche sono possibili per data o per ricerca libera o parole chiave. Per maggiori informazioni consulta le faq.
  • British Newspaper Archive: ampio archivio di quotidiani e peridodici del Regno Unito ed Irlanda a partire dal XVIII sec.

Multimedia (Immagini e Video)

  • Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico: «La Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, nata alla fine degli anni Settanta, svolge la sua attività nel campo degli audiovisivi (cinema, tv, multimedialità), per favorire la costruzione di una memoria collettiva dei movimenti sociali e dei loro protagonisti» (dal Chi siamo). All’interno si trovano anche link databse di materiale audiovisivo digitalizzato, come la Fototeca (ospitata dal sito del progetto: Fotoarchivi e multimedia, qui tutti i loro archivi digitali) o la Videoteca (ospitata dal sito dell’Archivio Luce).
  • Archivio Internazionale Azione Antifascista: «L’AIAA nasce con l’intento di raccogliere e catalogare i più diversi materiali teorici ed iconografici inerenti la storia e le vicende dell’antifascismo militante europeo».
  • Domenica del Corriere: collezione privata (“Collezione privata Marini di Casorate Primo – Pavia (Italia)”) di tavole tratte dalle prime pagine della Domenica del Corriere.
  • European Resistance Archive: «ERA è uno spazio in cui rivivono, visibili a tutti, le storie individuali delle persone che hanno resistito al terrore, all’umiliazione e alla disperazione che il fascismo sparse in Europa.»
  • Histoire par l’image: si tratta di un ottimo archivio di immagini, relative alla storia francese relativa al periodo 1789-1939: (leggi la presentazione).
    *ilDeposito: archivio di testi, musica e accordi di canti sociali e di protesta.
  • Images from the History of Medicine (IHM): archivio di immagini relative alla storia della medicina.
  • Manifesti politici.
  • NLS Digital Library: collezione di documenti (soprattutto foto) posseduti dalla National Library of Scotland, alcuni rilasciati sotto Creative Commons.
  • OSA Archivium: archivio ungherese di materiale video (cartoni, film etc..) sulla propaganda sovietica nei paesi del Patto di Varsavia.
  • Paris Unplugged: un’altra storia della città. Un archivio molto fornito dove poter cercare per arrondissements o per parole chiave le foto della città, ma anche dei brevi video, per riavere una ricostruzione della storia urbana.
  • ScreenOnline: «enciclopedia online di film e programmi televisivi britannici, contenente centinaia di ore di video (…) dalla vasta collezione dell’archivio nazionale del British Film Institute (BFI)» (continua qui).
  • Wikimedia Commons: un (enorme) archivio generalista di file multimediali la cui caratteristica comune è quella di esser liberamente utilizzabili.

Enciclopedie/Dizionari, Database/Statistiche

  • Archivio storico elettorale (Ministero dell’Interno): risultati statistici delle elezioni (Costituente, Camera, Senato, Europee, Regionali, Provinciali, Comunali, Referendum) raccolti dall’Interno, a partire dal 1946 (con lacune).
  • Dizionario Biografico Italiano: database biografico italiano (accesso libero).
  • Ereticopedia
  • Istat: Archivio della statistica italiana
  • Oxford Database of National Biography: database biografico britannico (l’Università di Bologna permette l’accesso al testo pieno, dalla connessione d’ateneo oppure tramite proxy).
  • Trans-Atlantic Slave Trade Database: pubblicato come CD nel 1999 (leggi di più su come è stato svolto il lavoro), in questi anni il presente Database è stato ampiato e arricchito: ad oggi contiene informazioni dettagliatissime su quasi 35000 viaggi che hanno trasportato schiavi principalmente dall’Africa alle Americhe nell’arco temporale 1514-1866. Disponibile anche una sotto-sezione di stime numeriche (dal 1501); una che raggruppa informazioni sui nomi di schiavi africani e, infine, un’ultima che con numerose immagini. Tutto il database è esplorabile secondo variabili a scelta dell’utente. Per i calcoli più complessi si può scaricare sul proprio pc il tutto. Per capire bene come funziona è consigliabile dare un’occhiata alla guida (in inglese).
  • The Central Database of Shoah Victims’ Names. descrizione da fare

Mappe storiche

  • Charles Booth Online Archive: è l’archivio digitalizzato dell’inchiesta sociale condotta da Charles Booth (Wikipedia EN; Oxford Database of National Biography) sulla “vita e il lavoro a Londra”, nell’intervallo 1886-1903. Oltre alla digitalizzazione della famosa pianta di Londra colorata in base alla ricchezza dei suoi abitanti, questo pezzo d’archivio (nel sito della London School of Economics and Political Science) contiene anche note e altri fogli dello stesso autore.
  • David Rumsey: progetto dell’Associazione Cartografi di San Francisco. Ha un catalogo di più di 36,000 mappe ed immagini online. La collezione è formata principalmente di mappe rare del Nord e Sud America dal XVIII al XIX secolo, oltre a materiali cartografici vari. Ci sono inoltre mappe d’Europa, Asia, Africa, atlanti, ecc. Per maggiori informazioni qui; per sapere chi era David Rumsey qui.
  • Maps of Scotland: è un grandissimo archivio di mappe (storiche e attuali, a volte con possibilità di sovrapporle) relative alla Scozia ed elaborate dalla National Library of Scotland.
  • Meta Geografia: progetto sperimentale che ha l’obiettivo di studiare la validità degli esempi della geografia dell’immaginario e della fantasia, del mondo virtuale e di quello digitale. Possono avere dignità scientifico-accademica quelle geografie costruite attraverso la fantasia e non riscontrabili nella realtà tattile? C’è anche un blog di informazioni e notizie (qui).
  • Old Maps Online: portale creato con la collaborazione del Great Britain Historical GIS Project, con sede nell’Università di Portsmouth, in Gran Bretagna. Si avvale del contributo di molte istituzioni internazionali (ad esempio dell’Harvard Library, della Moravian Library, North Carolina Digital Heritage Center; maggiori info qui). Una pagina apposita è dedicata a notizie sul tema in forma blog(qui).

Ricerche particolari

  • Campi fascisti: centro di documentazione online dei luoghi della prigionia fascisti (maggiori info qui), si avvale di molte collaborazioni sia italiane che estere (più info qui). Oltre alle mappe storiche e alle informazioni (molto dettagliate) sui campi, ci sono documenti, interviste e testimonianze.
  • MemoryScape: Toby Butler in questo sito racconta alcuni pezzi della storia del Tamigi attraverso quattro ‘strane’ passeggiate: ognuna di esse contiene una selezione di interviste. A metà fra la guida storico-turistica e l’inchiesta sociale, si rivolge infatti ad un ascoltare-attore che cammina lungo percorsi e ascolta i file audio (scaricabili gratuitamente). Un piccolo archivio e un esempio di come si può praticare la storia orale.
  • Fondo partigiani ANPI Bologna

Spazi sociali, archivi reali

  • Archivio del Centro Studi Movimenti (Parma): archivio reale, ma si può consultare online il titolo dei vari fondi.
  • Archivio di storia delle donne: si trova a Bologna e sono molto interessanti i progetti di ricerca, su scritture femminili, lavoro e donne, migrazione.
  • Archivio Primo Moroni: un archivio reale, ma anche parzialmente virtuale, nelle sezioni foto e audio, che raccoglie anche parte della storia dei movimenti in Italia (il catalogo è online).
  • Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana: «inizialmente collocato a Pisa presso la Biblioteca “F.Serantini”, dal 1988 è stato trasferito a Imola». Dichiarato nel 2010 “di interesse storico particolarmente importante” (v. comunicato soprintendenza e Umanità Nova). Il catalogo online contiene «una prima parte di libri della biblioteca, più di 3500 titoli».
  • Archivio Storico della nuova sinistra "Marco Pezzi" (Bologna) archivio reale, conservato fisicamente presso l’Istituto Parri Emilia-Romagna: ci sono trascrizioni di documenti e volantini degli anni ’70, gli indici dei fonti già inventariati, qualche manifesto, infine bibliografie tematiche sulla nuova sinistra.
  • Atria: istituto che da quest’anno unisce ad Amsterdam Aletta (Institute for Women’s History) and E-Quality (Information Centre for Gender, Family and Diversity Issues) in un unico spazio. Il centro di informazione e documentazione sulla storia delle donne di Amsterdam, partner della Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna all’interno della rete WINE e del progetto FRAGEN conserva uno straordinario patrimonio archivistico. 105,000 tra libri, periodici, report e tesi, oltre alla letteratura grigia, e a un archivio di oggetti, fotografie, registrazioni e storie orali. Lo spazio di Atria è ora anche virtuale con parte della sua collezione digitalizzata.
  • Biblioteca Gino Bianco: gestita dalla Fondazione Lewin, a Forlì, la biblioteca si occupa della digitalizzazione e pubblicazione online di riviste (“Giustizia e Libertà” degli anni 1934-’39, “L’Unità” di G. Salvemini, “Tempo Presente”, …), di opuscoli del movimento operaio e di materiali dai suoi archivi (fondi Gino Bianco; Andrea Caffi; Nicola Chiaromonte). Un bel progetto di riviste consultabili anche per ipad, iphone, smartphone e tablet. Per maggiori informazioni sulla nascita e le finalità della biblioteca clicca qui, per sapere di più su chi era Alfred Lewin qui.
  • Bildwechsel: progetto di archiviazione di video di/su donne e altri materiali, collocato inizialmente ad Amburgo, ma attualmente presente anche a Glasgow, Berlino e Varsavia. L’anno scorso c’era anche una borsa di studio per l’archiviazione di materiale, ma solo per Amburgo. La presentazione è in tedesco e in inglese.
  • Il Centro di Documentazione ” Francesco Lorusso – Carlo Giuliani” : si trova a Vag61, materiale importante sul 77 bolognese e non solo.
  • Il Centro studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia (CSSMLDI) L’archivio si trova a Milano presso la Fondazione Badaracco materiali sul femminismo (non solo milanese), associazionismo e movimento delle donne.
  • Home Movies archivio nazionale del film di famiglia, a Bologna.

Scritture di donne

Guide agli archivi

  • Guida generale agli Archivi di Stato
  • Guida alle fonti per la storia dei movimenti in Italia (1966-1978)
 

Ottima idea! Appena mi viene in mente qualcosa lo posto come se non ci fosse un domani!

 
 

ahahah per fortuna c’è lo ieri!

 
 

Aggiunto il Marco Pezzi, che purtroppo ha un sito che fa molto Geocities nel 1999 ed è poco aggiornato, però merita!

 
 

Ho aggiunto i siti sulle scritture di donne, per chi svolgesse ricerche nell’ambito possono facilitare il compito! Sono sparsi un po’ per tutta Italia (io ho frequentato quello romano!)

 
 

Vabbé mi sto a fomentà…ma gli archivi sono un po’ la mia fissa!

 
 

Ero entrato per aggiungere l’archivio Primo Moroni.. grande grrr!

 
 

ma queste info le mettiamo anche nella sezione “link” del sito o no?

io comunque per ora nei link inserirei quella roba di radio3 che vi avevemo mandato in mailinglist www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/P... (in realtà i link sarebbero due) …ma non so metterlo in “progetti simili”…magari è troppo? ;)

 
 

ah no forse è meglio mettere “tre colori” nello biblio/sitografia di unitalia??!!?

 
 

La prima proposta mi lascia abbastanza perplesso, perché altrimenti anche solo di trasmissioni radiofoniche ce ne sarebbero, anche sulla sola Radio3.
Invece pollice in su per la bibliositografia di Unitalia!

 
 

Forse per queste cose, metterei una sezione sul sito tipo: Risorse per la ricerca, in cui si trovano tutti quegli “aiutini” che con il buon (?) google ci si mette un po’ a trovare. Magari anche con quel sito sull’iconografia che era qui.

 
 

c è la sezione “risorse in rete” nei link..infatti pensavo di ampliare proprio quella parte

 
 

d’accordissimo con dawit. Ok per ampliare la pagina link su casoesse.org/link
Eventualmente se Risorse in rete diventa troppo dispersivo si può crare la sotto-sezione “archivi” o “risorse archivistiche”…

 
 

@grrr_grrr: ma perché Feminist History Sourcebook? Ci ho guardato velocemente ma non mi sembra solo sulla storia delle donne o del femminismo. Mi sbaglio?

 
 

Oh, ma siamo sicuri che tutta ‘sta roba la vogliamo usare solo per la pagina dei link, che è tra le meno frequentate in assoluto (non che le altre…)
Il sito di Diacronie la parte di risorse ce l’ha bella visibile nella home.
Io non ho idea di dove potrebbe andare nel sito, però una pagina apposta o qualcosa in sticky ce la farei, pensate sempre al senso di quel che ci siamo messi a fare: l’utilità divulgativa di segnalare le fonti mi pare indubbia (ad fontes, dicevano i riformatori…)

 
 

Hai ragionissima. Ma io dico che se già questa pagina la teniamo pubblica (com’è) e la iniziamo a linkare è un bene. Poi trasferire queste cose in un’apposita sezione nei link può anche essere secondario (mettiamo lì il link a questa pagina, invece). L’importante e che quando serve (chessò: in alcuni articoli in biblio? altrove?) rimandiamo qui, come pagina che continua ad espandersi, come laboratorio e lavoro collettivo nostro.
Perché tanto il nostro sito, più che come punto d’informazione su questo tipo di cose, è visitato per altro. Quindi tanto vale rimandare a questo le persone e tenerlo pubblico così chi capita in “mezzi storici” la vede, legge.. (e poi ci sono i social che aiutano).

 
 

E segnalo qui, giusto perché non è proprio un archivio storico (ma forse, col tempo, lo diventerà) questo sito dove chiunque può caricare la propria zine pronta da stampare. C’è anche la sessione in italiano (e in diverse altre lingue oltre il solito inglese):

 
 

Spacca!

 
 

Dalla mailing list (grazie ali!): www.worldology.com/Europe/europe_histor... (mappa interattiva della storia d’Europa).

 
 

Lascio anche questo: www.lib.washington.edu/subject/History/... (lista di siti web che trattano di Labour History)

 
 

Segnalo anche questa pagina, qualcosa forse si potrebbe aggiungere: www.archiviomovimenti.org/link.asp

 
 

Ah ma è l’ArchiMovi di cui abbiamo fatto la presentazione! In che senso “qualcosa si potrebbe aggiungere”?

 
 

guardate un pò questo…
www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid...

 
 

La pagina che ho segnalato è quella con i link ai progetti amici, tra cui ci sono vari archivi che non mi pare risultino su.

 
 

Non è un vero archivio, ma lo segnalo qui lo stesso e sicuramente è da mettere tra i tumblr che ci conviene followare (perché vero che stiamo seguendo qualcuno?): theitaliangame.tumblr.com

 
 

Ottima segnalazione!
Sì, stiamo followando alcuni tumblr, però molto alla buona, nel senso che li ho aggiunti io in dieci secondi appena fatto l’account e indagando alcuni tag. Il tutto mentre facevo probabilmente una riunione, quindi con poca attenzione. Se ti va di prendere un po’ in mano la situazione, sei non solo il benvenuto ma molto apprezzato da tutti-e-tutte!

 
 

Io e Piero ieri in dipartimento abbiamo scovato questo:
seriestoriche.istat.it
archivio di statistica online!!

 
 

Come abbiamo potuto non metterlo?! Bravissimi!

 
 

ahahaha :’D non avevamo messo ancora quello della Fai :D

 
 

Come detto in assemblea inizierò a caricare questa pagina sul sito, come una prima “mappatura” di archivi online, un giorno a settimana poi vedrò se ci sono nuove cose e le passerò sul sito.

Continuate a mantenerla aggiornata!

Appena ho creato la pagina ve la metto in anteprima.

 
   

Ho trovato questo, ma dal link credo sia ancora in fase di avvio www.archivispotpolitici.it/demo/index.php