Archivi

Una raccolta online di siti di archivi consultabili virtualmente o meno

Archivi web (inventari e/o documenti)

Generalisti

  • Anarchist Library: testi anarchici dall’800 a oggi.
  • Archives Portal si propone come collettore di informazioni varie (inventari, documenti digitalizzati, novità ecc.) sui sistemi archivistici di oltre 17 paesi, raccogliendo quasi 64 milioni di documenti digitalizzati.
  • Archive: Una delle più grandi piattaforme di archiviazione online.
  • Archivi del Novecento: progetto cui attualmente partecipano 83 istituzioni differenti, raccoglie informazioni generali e pratiche sugli archivi delle stesse e sta progressivamente digitalizzando gli inventari.
  • Archivi on-line (Senato.it): «ha l’obiettivo di creare un archivio unico virtuale del patrimonio documentale di personalità politiche, partiti, gruppi parlamentari e associazioni sindacali conservato presso l’Archivio storico del Senato e presso Istituti e Fondazioni». Il portale web permette (tramite questa pagina — v. menu a sinistra) ricerche incrociate su più fondi. Contiene, oltre agli inventari, circa 2 milioni di file digitali.
  • Archivio storico della CGIL Nazionale: «raccoglie materiali che coprono un arco cronologico dal 1944 ad oggi la cui consistenza ammonta a circa 9.000 buste per 950 metri lineari. Completamente riordinato, schedato e reso fruibile agli studiosi fino al 1986, l’Archivio ospita al proprio interno una importante sezione iconografica». NOVITÀ: disponibili in formato digitale le circolari confederali dal 1944 al 1986! (per consultarla clicca qui e seleziona il percorso: CGIL – Archivio confederale > 01 – Archivio confederale > 03 – Segreteria generale. Circolari)
  • Arkiwi: Arkiwi e’ un archivio trasversale di documenti audio e video, che considera la conoscenza come un bene da condividere e quindi moltiplicare (questo sito sta raccogliendo molto materiale da altri archivi, ad esempio NGVision) e reclama collabrazione!
  • Biblioteca digitale delle donne: contiene alcuni libri, riviste e manifesti digitalizzati. Le riviste spesso sono incomplete (contengono solo sommario e copertina. Potrebbe essere utile per ricerche sulle donne nel ventennio.
  • Biblioteca digitale dell’Istituto Parri Emilia-Romagna: sono disponibili, oltre che documenti cartacei, anche manifesti, audiovisivi, periodici, opuscoli e materiale fotografico. Il progetto è ad una prima fase di sviluppo.
  • Google Books: il progetto di Google mette a disposizione libri anche interamente digitalizzati dal ’600 fino ai giorni nostri (nel caso in cui non sia più vigente il copyright). Clicca qui per accedere alla schermata di ricerca avanzata.
  • EEBO
  • Feminist History Sourcebooks: una fonte ricchissima di materiali riguardanti la storia moderna e contemporanea in Europa e America.
  • Fondo Sorelle Busatta : Fondo formato da documenti, manifesti, fotografie. Il sito è al momento incentrato sul Femminismo a Padova e in particolare sul percorso di Lotta Femminista e del Centro Femminista. (è davvero molto utile questo link per la storia del femminismo italiano!!)
  • Impronte digitali: portale in cui è possibile ricercare e utilizzare il materiale bibliografico digitalizzato a cura del SBA di Firenze. Attualmente contiene le digitalizzazioni di parte del materiale raro e di pregio custodito nelle biblioteche dell’Università di Firenze.
  • History Engine: archivio che ha ispirato direttamente L’atelier numérique de l’histoire di Lione. È un archivio cumulativo e partecipativo, di esercizio pratico sulle fonti, per studenti, ricercatori ed insegnanti. Principalmente, raccoglie materiali sulla storia americana.
  • International Association of Labour History Institutions: portale di risorse online che raccoglie documenti di archivi, biblioteche, centri di documentazione, musei e istituti di ricerca (qui l’elenco) specializzati nella storia nella teoria del movimento laburista internazionale. Fa parte del più generale Labour History Resources.
  • L’atelier numérique de l’histoire: produzioni storiche incentrate su Lione e la sua agglomerazione urbana. Il sito è “partecipativo” e fornisce agli studenti l’occasione di praticare il mestiere di storico/a con la pubblicazione e il commento di un documento, tutto consultabile online.
  • Liber Liber
  • Marxist Internet Archive: molto utile soprattutto per la libreria digitale.
  • MICHAEL Italia: progetto europeo che ha come scopo l’accesso multilingue alle collezioni digitali di musei, archivi, biblioteche, uffici del catalogo, soprintendenze e altre istituzioni culturali.
  • OPAR è l’Open Archive istituzionale dell’Orientale dove tutti gli utenti registrati possono inserire documenti di vario tipo. Qui i contenuti (in continuo aggiornamento) raccolti per soggetti.
  • OpenEdition: piattaforma online per l’Open Access nelle scienze umanistiche e sociali, dove possono trovare spazio riviste ed editori di libri, ma anche ricerche o progetti di ricerca signoli. È formato da una piattaforma di blogging (hipotheses.org), una per le riviste (revues.org) ed una di libri (books.openedition.org), oltre ad una di annunci di colloqui e seminari (calenda.org). Un grandissimo collettore (e non solo) di articoli ed opere scientifiche.
  • Portale degli Archivi Spagnoli: progetto del Ministerio de Educación, Cultura y Deporte di digitalizzazione del patrimonio degli archivi di stato spagnoli.
  • Progetto Gutenberg
  • Trove: collettore di materiale digitalizzato (libri, foto/immagini, quotidiani e periodici, musica, video, mappe…) sull’Australia, offerto dalla National Library of Australia.

Giornali e Periodici

  • Archivio La Stampa: archivio interamente digitalizzato delle uscite del giornale, le ricerche sono possibili per data o per ricerca libera o parole chiave. Per maggiori informazioni consulta le faq.
  • British Newspaper Archive: ampio archivio di quotidiani e peridodici del Regno Unito ed Irlanda a partire dal XVIII sec.

Multimedia (Immagini e Video)

  • Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico: «La Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, nata alla fine degli anni Settanta, svolge la sua attività nel campo degli audiovisivi (cinema, tv, multimedialità), per favorire la costruzione di una memoria collettiva dei movimenti sociali e dei loro protagonisti» (dal Chi siamo). All’interno si trovano anche link databse di materiale audiovisivo digitalizzato, come la Fototeca (ospitata dal sito del progetto: Fotoarchivi e multimedia, qui tutti i loro archivi digitali) o la Videoteca (ospitata dal sito dell’Archivio Luce).
  • Archivio Internazionale Azione Antifascista: «L’AIAA nasce con l’intento di raccogliere e catalogare i più diversi materiali teorici ed iconografici inerenti la storia e le vicende dell’antifascismo militante europeo».
  • Domenica del Corriere: collezione privata (“Collezione privata Marini di Casorate Primo – Pavia (Italia)”) di tavole tratte dalle prime pagine della Domenica del Corriere.
  • European Resistance Archive: «ERA è uno spazio in cui rivivono, visibili a tutti, le storie individuali delle persone che hanno resistito al terrore, all’umiliazione e alla disperazione che il fascismo sparse in Europa.»
  • Histoire par l’image: si tratta di un ottimo archivio di immagini, relative alla storia francese relativa al periodo 1789-1939: (leggi la presentazione).
    *ilDeposito: archivio di testi, musica e accordi di canti sociali e di protesta.
  • Images from the History of Medicine (IHM): archivio di immagini relative alla storia della medicina.
  • Manifesti politici.
  • NLS Digital Library: collezione di documenti (soprattutto foto) posseduti dalla National Library of Scotland, alcuni rilasciati sotto Creative Commons.
  • OSA Archivium: archivio ungherese di materiale video (cartoni, film etc..) sulla propaganda sovietica nei paesi del Patto di Varsavia.
  • Paris Unplugged: un’altra storia della città. Un archivio molto fornito dove poter cercare per arrondissements o per parole chiave le foto della città, ma anche dei brevi video, per riavere una ricostruzione della storia urbana.
  • ScreenOnline: «enciclopedia online di film e programmi televisivi britannici, contenente centinaia di ore di video (…) dalla vasta collezione dell’archivio nazionale del British Film Institute (BFI)» (continua qui).
  • Wikimedia Commons: un (enorme) archivio generalista di file multimediali la cui caratteristica comune è quella di esser liberamente utilizzabili.

Enciclopedie/Dizionari, Database/Statistiche

  • Archivio storico elettorale (Ministero dell’Interno): risultati statistici delle elezioni (Costituente, Camera, Senato, Europee, Regionali, Provinciali, Comunali, Referendum) raccolti dall’Interno, a partire dal 1946 (con lacune).
  • Dizionario Biografico Italiano: database biografico italiano (accesso libero).
  • Ereticopedia
  • Istat: Archivio della statistica italiana
  • Oxford Database of National Biography: database biografico britannico (l’Università di Bologna permette l’accesso al testo pieno, dalla connessione d’ateneo oppure tramite proxy).
  • Trans-Atlantic Slave Trade Database: pubblicato come CD nel 1999 (leggi di più su come è stato svolto il lavoro), in questi anni il presente Database è stato ampiato e arricchito: ad oggi contiene informazioni dettagliatissime su quasi 35000 viaggi che hanno trasportato schiavi principalmente dall’Africa alle Americhe nell’arco temporale 1514-1866. Disponibile anche una sotto-sezione di stime numeriche (dal 1501); una che raggruppa informazioni sui nomi di schiavi africani e, infine, un’ultima che con numerose immagini. Tutto il database è esplorabile secondo variabili a scelta dell’utente. Per i calcoli più complessi si può scaricare sul proprio pc il tutto. Per capire bene come funziona è consigliabile dare un’occhiata alla guida (in inglese).
  • The Central Database of Shoah Victims’ Names. descrizione da fare

Mappe storiche

  • Charles Booth Online Archive: è l’archivio digitalizzato dell’inchiesta sociale condotta da Charles Booth (Wikipedia EN; Oxford Database of National Biography) sulla “vita e il lavoro a Londra”, nell’intervallo 1886-1903. Oltre alla digitalizzazione della famosa pianta di Londra colorata in base alla ricchezza dei suoi abitanti, questo pezzo d’archivio (nel sito della London School of Economics and Political Science) contiene anche note e altri fogli dello stesso autore.
  • David Rumsey: progetto dell’Associazione Cartografi di San Francisco. Ha un catalogo di più di 36,000 mappe ed immagini online. La collezione è formata principalmente di mappe rare del Nord e Sud America dal XVIII al XIX secolo, oltre a materiali cartografici vari. Ci sono inoltre mappe d’Europa, Asia, Africa, atlanti, ecc. Per maggiori informazioni qui; per sapere chi era David Rumsey qui.
  • Maps of Scotland: è un grandissimo archivio di mappe (storiche e attuali, a volte con possibilità di sovrapporle) relative alla Scozia ed elaborate dalla National Library of Scotland.
  • Meta Geografia: progetto sperimentale che ha l’obiettivo di studiare la validità degli esempi della geografia dell’immaginario e della fantasia, del mondo virtuale e di quello digitale. Possono avere dignità scientifico-accademica quelle geografie costruite attraverso la fantasia e non riscontrabili nella realtà tattile? C’è anche un blog di informazioni e notizie (qui).
  • Old Maps Online: portale creato con la collaborazione del Great Britain Historical GIS Project, con sede nell’Università di Portsmouth, in Gran Bretagna. Si avvale del contributo di molte istituzioni internazionali (ad esempio dell’Harvard Library, della Moravian Library, North Carolina Digital Heritage Center; maggiori info qui). Una pagina apposita è dedicata a notizie sul tema in forma blog(qui).

Ricerche particolari

  • Campi fascisti: centro di documentazione online dei luoghi della prigionia fascisti (maggiori info qui), si avvale di molte collaborazioni sia italiane che estere (più info qui). Oltre alle mappe storiche e alle informazioni (molto dettagliate) sui campi, ci sono documenti, interviste e testimonianze.
  • MemoryScape: Toby Butler in questo sito racconta alcuni pezzi della storia del Tamigi attraverso quattro ‘strane’ passeggiate: ognuna di esse contiene una selezione di interviste. A metà fra la guida storico-turistica e l’inchiesta sociale, si rivolge infatti ad un ascoltare-attore che cammina lungo percorsi e ascolta i file audio (scaricabili gratuitamente). Un piccolo archivio e un esempio di come si può praticare la storia orale.
  • Fondo partigiani ANPI Bologna

Spazi sociali, archivi reali

  • Archivio del Centro Studi Movimenti (Parma): archivio reale, ma si può consultare online il titolo dei vari fondi.
  • Archivio di storia delle donne: si trova a Bologna e sono molto interessanti i progetti di ricerca, su scritture femminili, lavoro e donne, migrazione.
  • Archivio Primo Moroni: un archivio reale, ma anche parzialmente virtuale, nelle sezioni foto e audio, che raccoglie anche parte della storia dei movimenti in Italia (il catalogo è online).
  • Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana: «inizialmente collocato a Pisa presso la Biblioteca “F.Serantini”, dal 1988 è stato trasferito a Imola». Dichiarato nel 2010 “di interesse storico particolarmente importante” (v. comunicato soprintendenza e Umanità Nova). Il catalogo online contiene «una prima parte di libri della biblioteca, più di 3500 titoli».
  • Archivio Storico della nuova sinistra "Marco Pezzi" (Bologna) archivio reale, conservato fisicamente presso l’Istituto Parri Emilia-Romagna: ci sono trascrizioni di documenti e volantini degli anni ’70, gli indici dei fonti già inventariati, qualche manifesto, infine bibliografie tematiche sulla nuova sinistra.
  • Atria: istituto che da quest’anno unisce ad Amsterdam Aletta (Institute for Women’s History) and E-Quality (Information Centre for Gender, Family and Diversity Issues) in un unico spazio. Il centro di informazione e documentazione sulla storia delle donne di Amsterdam, partner della Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna all’interno della rete WINE e del progetto FRAGEN conserva uno straordinario patrimonio archivistico. 105,000 tra libri, periodici, report e tesi, oltre alla letteratura grigia, e a un archivio di oggetti, fotografie, registrazioni e storie orali. Lo spazio di Atria è ora anche virtuale con parte della sua collezione digitalizzata.
  • Biblioteca Gino Bianco: gestita dalla Fondazione Lewin, a Forlì, la biblioteca si occupa della digitalizzazione e pubblicazione online di riviste (“Giustizia e Libertà” degli anni 1934-’39, “L’Unità” di G. Salvemini, “Tempo Presente”, …), di opuscoli del movimento operaio e di materiali dai suoi archivi (fondi Gino Bianco; Andrea Caffi; Nicola Chiaromonte). Un bel progetto di riviste consultabili anche per ipad, iphone, smartphone e tablet. Per maggiori informazioni sulla nascita e le finalità della biblioteca clicca qui, per sapere di più su chi era Alfred Lewin qui.
  • Bildwechsel: progetto di archiviazione di video di/su donne e altri materiali, collocato inizialmente ad Amburgo, ma attualmente presente anche a Glasgow, Berlino e Varsavia. L’anno scorso c’era anche una borsa di studio per l’archiviazione di materiale, ma solo per Amburgo. La presentazione è in tedesco e in inglese.
  • Il Centro di Documentazione ” Francesco Lorusso – Carlo Giuliani” : si trova a Vag61, materiale importante sul 77 bolognese e non solo.
  • Il Centro studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia (CSSMLDI) L’archivio si trova a Milano presso la Fondazione Badaracco materiali sul femminismo (non solo milanese), associazionismo e movimento delle donne.
  • Home Movies archivio nazionale del film di famiglia, a Bologna.

Scritture di donne

Guide agli archivi

  • Guida generale agli Archivi di Stato
  • Guida alle fonti per la storia dei movimenti in Italia (1966-1978)
 

ialhi.org

Date un’occhiata qua, me l’ha segnalato il Degli Esposti… sembra una discreta miniera di link di archivi del movimento dei lavoratori – variamente declinato..

( labourhistory.net e pure questo, che sembra figlio di quello ed è un archivio online)

 
 

Bravo Jac, labourhistory.net è una delle fonti (almeno mie) principali per la newsletter, nella loro ci passa un sacco di roba, anche dall’Italia.. e ialhi, sì, è l’associazione di riferimento. L’avevamo segnalata nella guida per la compilazione della nl, giusto che stia anche qui: c’è effettivamente la parte di documentazione online, ma credo ci siano poche cose digitalizzate e non è il sito di riferimento di nessun archivio particolare (mi confondo io?).

 
 

Io ci ho dato uno sguardo molto sommario, a labouhistory. net, ma per esempio hanno (in una sottocategoria) tipo 12000 documenti della e sulla R.A.F. totalmente digitalizzati e scaricabili in pdf… se anche le altre sottocategorie sono come quella, hanno parecchia roba.

 
 

ottimo, mettiamola anche su allora! ;)

 
 

Ragazzi ho messo la pagina privata: raggiungibile da qui www.casoesse.org/archivi ma solo loggati!!!

Guardate se va bene. ho messo una prima descrizione del “progetto” (ditemi se volete cambiare cose o no). Poi vorrei mettere ad ogni macrocategoria una piccola descrizione della stessa (si cercano consigli, anche del tipo “ma no non c’è bisogno”).
Per chi è dannatamente pigro copio e incollo le righe di presentazione qui:

Questa pagina è dedicata agli strumenti della ricerca storica su internet: dai siti collettori di materiali online a progetti specifici. Vogliamo in questo modo creare una prima mappatura delle risorse che uno storico o studente o appassionato può utilizzare per delineare la propria ricerca, ampliare il campo dello studio e comprendere qual è la rete di informazioni disponibili per un lavoro storico.

Una mappatura (non totale!) di enti e risorse che faccia conoscere anche il reticolato di materiali di cui il lavoro storico ha bisogno, oltre alle offerte e le capacità culturali che gli istituti archivistici riescono a presentare a chi, semplicemente, apre la propria pagina web alla ricerca di un’informazione più o meno specifica.

I siti qui sotto indicizzati non sono soltanto italiani, ma inglese, francesi, spagnoli, ecc., nell’ottica di uscire dai confini nazionali e guardare anche ad esperienze e capacità estere. Le “categorie” sono divise in:

  • Archivi web, a loro volta suddivisi in
    • progetti e raccolte di documenti “tradizionali”
    • digitalizzazione di giornali e periodici
    • collezioni di fonti multimediali
    • database statistici o biografici
    • mappe storiche
    • progetti particolari
  • Siti di archivi reali e spazi sociali
  • Scritture di donne

Ovviamente tutto questo materiale è sempre in costante aggiornamento e aperto ai contributi . Per aiutarci nel lavoroe segnalarci mancanze, errori o altro, è sempre valida la nostra casella e-mail: casoesse@gmail.com

Buona ricerca!

 
 

mille stelline per lara!

 
 

Molte stelline per Lara!
Direi di darci come scadenza domenica prossima (16/12) e integriamo anche con i suggerimenti che erano venuti dai commenti (a volte abbiamo aggiunto cose nei commenti, perché non sapevamo come inserirle nella pagina, ma ci sono cose valide..). Così abbiamo anche il tempo per rivedere anche le descrizioni per ogni singolo archivio.
Ah.. è proprio necessario inserire una descrizione sotto “Archivi web..”?

Grande Là!

 
 

Appunto per leggerlo meglio e poi inserirlo dove meglio sta: www.ehps-net.eu/content/about (poi lo cancello)

 
 

Qualcuno mi ricorda quell’archivio/biblioteca che ci aveva scritto? non era una cosa su Giustizia e Libertà? Non mi sembra che ci sia e la metterei, visto appunto che c’han mandato una mail (io ho perso tutte le password…).

 
 

Stasera metto su la bozza e aggiungo questa cosa che dici.
(non ricordavo che la bozza era su da un po’, scusa!)
Al massimo, si aggiunge dopo la pubblicazione.
Il post (per pubblicizzare la pubblicazione) lo faccio io al volo, ok?
Vedo ora che c’è la bozza, lavoro su quella.

 
 

Ho modificato il testo d’introduzione. L’ho scritta di fretta quindi ci sono sicuramente errori, prima di pubblicare riguafrdatela. Anche dal punto di vista contenutistico, se non condividete delle cose ditelo, perché mi sono permesso di dire un paio di opinioni che credo siano condivise, ma aspetto feedback. Lo incollo qui:

Questa pagina è dedicata agli strumenti della ricerca storica su internet.

Sempre più numerosi sono i siti web ricchissimi di materiali digitali e/o digitalizzati, ormai parte degli strumenti quotidiani del lavoro storico. Abbiamo quindi voluto tracciare una prima (e non esaustiva!) mappatura delle risorse online utili alla ricerca storica, con la voglia di tenerlo costantemente aggiornato grazie all’aiuto di chiunque vorrà inviarci segnalazioni, correzioni e aggiunte (via mail a: casoesse at gmail.com).

Si tratta di un modo di diffondere il più possibile quel reticolato di materiali che oggi diventano direttamente accessibili sul web anche a studenti/esse, appassionati/e e a tutta la galassia dei “non addetti ai lavori”. Un fenomeno che si conosce in realtà da più di un decennio, ma che sta subendo in questi ultimi anni una forte accelerazione. Si aprono così possibilità inedite di riflessione pubblica e di discussione orizzontale capaci di sviluppare quel potenziale critico a tutti gli effetti parte della “cassetta degli attrezzi” di chi vuole “fare storia”. A patto, ovviamente, che il web e la maggiore accessibilità delle fonti non vengano osannati in sé, acriticamente.

I siti qui sotto indicizzati non sono soltanto italiani, ma inglese, francesi, spagnoli, ecc., nell’ottica di uscire dai confini nazionali e guardare anche ad esperienze e capacità estere. Le “categorie” sono divise in:

Archivi web, a loro volta suddivisi in progetti e raccolte di documenti “tradizionali” digitalizzazione di giornali e periodici collezioni di fonti multimediali database statistici o biografici mappe storiche progetti particolari Siti di archivi reali e spazi sociali Scritture di donne

Ovviamente tutto questo materiale è sempre in costante aggiornamento e aperto ai contributi . Per aiutarci nel lavoroe segnalarci mancanze, errori o altro, è sempre valida la nostra casella e-mail: casoesse at gmail.com

Buona ricerca!

Pubblichiamo domani, ok?

 
 

“inglesI”
per me ok!

 
 

Anche per me va bene. Comunque il post sugli archivi (fantasiosamente chiamato “post archivi”) è in bozza, ho solo messo la foto che ho trovato che mi sembrava più “carina”. per il resto aspettavo stasera per farmi venire un’idea di cosa scriverci che non fosse la ripetizione dell’introduzione della pagina. Se sai già osa scriverci fai pure!

 
 

Io invece direi proprio di copiare quell’introduzione lì, i primi due paragrafi (tolta la prima riga, che manterrei, invece, come l’hai messa ora tu in bozza).

 
 

Bene, allora copiamo spudoratamente! (e si evita un lavoro).

Faccio, poi mando una notifica quando è pronto.

EDIT: in realtà ho cambiato il testo, ve lo metto qui.

Sempre più numerosi sono i siti web ricchissimi di materiali digitali e/o digitalizzati, ormai parte degli strumenti quotidiani del lavoro storico. Abbiamo quindi voluto tracciare una prima (e non esaustiva!) mappatura delle risorse online utili alla ricerca storica, con la voglia di tenerlo costantemente aggiornato grazie all’aiuto di chiunque vorrà inviarci segnalazioni, correzioni e aggiunte (via mail a: casoesse at gmail.com).

Perché abbiamo creato questa pagina?
Il digitale, il web, l’archiviazione online è da qualche tempo un’innovazione tecnica che ha permesso una nuova concezione di raccolta, conservazione ed utilizzo delle fonti e delle risorse: una fra tutte la possibilità di aprire realmente gli archivi, creando un reticolato di risore (e di rimandi tra le fonti) che permettono possibilità di ricerca ed interpretazione maggiori. A patto, ovviamente, che il web e la maggiore accessibilità delle fonti non vengano osannati in sé, acriticamente.

Si tratta anche di un modo per diffondere (e pubblicizzare) il portato culturale di musei, archivi, istituti di conservazione e gruppi culturali autonomi – possibili luoghi di creazione di un sapere critico e di scambio, se ben supportati e gestiti. Siamo quindi assolutamente contrari nel vedere fondazioni culturali, archivi e lavoro culturale in genere come inutili fardelli di un’economia in crisi.

Vogliamo in questo modo creare una prima mappatura delle risorse che studentesse, studenti o appassinati possono utilizzare per delineare la propria ricerca, ampliare il campo dello studio e comprendere qual è la rete di informazioni disponibili per un lavoro storico.

Ovviamente tutto questo materiale è sempre in costante aggiornamento e aperto ai contributi . Per aiutarci nel lavoro e segnalarci mancanze, errori o altro, è sempre valida la nostra casella e-mail: casoesse at gmail.com

Buona ricerca!

Se mi date un fischio schiaccio su pubblica.

 
 

Faccio solo degli appunti:

  • primo paragrafo: « con la voglia di tenerlo costantemente aggiornato » → tenerlA .. aggiornatA (la mappatura)
  • toglierei la domanda “Perché abbiamo creato..”, perché mi sembra ridondante;
  • « che permettono possibilità di ricerca ed interpretazione maggiori »: capisco quello che intendi, ma forse suonerebbe meglio in questo modo: “che permettono un ampliamento e potenziamento delle possibilità di ricerca.” (la ricerca è già, anche, interpretazione.. ma forse è solo una giustificazione che mi do per sfoltire);
  • il quarto paragrafo mi sembra ripetere un po’ prolissamente quanto già detto sopra ( prima mappatura; ricerca storica → lavoro storico …). lo toglierei del tutto.
  • l’ultimo paragrafo lo modificherei per evitare che si ripeta la conclusione del primo. Nella mia modifica ho pensato di mettere quel richiamo alla collaborazione in apertura proprio perché non sembri un appello di circostanza, ma qualcosa in cui crediamo. Non vedevo male, però, il ripeterlo nel finale. Ora, rileggendo, mi rendo conto che andrebbe alleggerito. Magari così: “Se usi questa pagina e ti va di integrarla o migliorarla, è sempre valida la nostra casella..” (ah, non dimentichiamo il link mailto:casoesse@gmail.com)

P.S. Scusa comunque se avevo un po’ stravolto il tuo testo iniziale e apprezzo (e non mi lamento) se ti sei sbattuta per integrare le nostre due “visioni”. Io avevo sacrificato troppo del tuo e mi rendo conto di meritarmi un sacrificio del mio :) Forse potevo comunicartelo meglio, ma appena ho finito di scriverlo, è venuta una stronza a darmi il cambio al computer mentre facevo il part time e son dovuto scappare.

 
 

Modificato così, va bene?

Sempre più numerosi sono i siti web ricchissimi di materiali digitali e/o digitalizzati, ormai parte degli strumenti quotidiani del lavoro storico. Abbiamo quindi voluto tracciare una prima (e non esaustiva!) mappatura delle risorse online utili alla ricerca storica, con la voglia di tenerla costantemente aggiornata.

Il digitale, il web, l’archiviazione online è da qualche tempo un’innovazione tecnica che ha permesso una nuova concezione di raccolta, conservazione ed utilizzo delle fonti e delle risorse: una fra tutte la possibilità di aprire realmente gli archivi, creando un reticolato di risore (e di rimandi tra le fonti) che permettono un ampliamento e potenziamento delle possibilità di ricerca. A patto, ovviamente, che il web e la maggiore accessibilità delle fonti non vengano osannati in sé, acriticamente.

Si tratta anche di un modo per diffondere (e pubblicizzare) il portato culturale di musei, archivi, istituti di conservazione e gruppi culturali autonomi – possibili luoghi di creazione di un sapere critico e di scambio, se ben supportati e gestiti. Siamo quindi assolutamente contrari nel vedere fondazioni culturali, archivi e lavoro culturale in genere come inutili fardelli di un’economia in crisi.

Con questa pagina vogliamo soprattutto diffondere risorse che studentesse, studenti o appassionati possono utilizzare per delineare la propria ricerca, ampliare il campo dello studio e comprendere qual è la rete di informazioni disponibili per un lavoro storico. È con questi strumenti che pensiamo si possa aprire uno spazio di riflessione pubblica e discussione orizzontale capace di sviluppare un potenziale critico (anche e soprattutto dal basso).

Se usi questa pagina e ti va di integrarla o migliorarla, segnalarci mancanze, errori o altro, è sempre valida la nostra casella e-mail: casoesse at gmail.com (o in un commento qui sotto).

(la questione è che “cassetta degli attrezzi” non m’è mai troppo piaciuta come espressione eheheheh :P Che poi io in realtà ho tentato di fare un collage tra le due “scritture” (mia e tua) ma non ci sono riuscita molto bene, mi sa)

 
 

Sì il collage viene un po’ male. Io manterrei il tuo testo del commento delle 12.19, togliendo i refusi e stop. Non serve inserire a forza cose che ho voluto mettere io.
Pubblica, pubblica!

 
 

Pubblicato. In realtà ho messo l’ultima versione, accorciando una frase.

 
 

bella lì!

 
 

forse può interessare anche questo…
www.manifestipolitici.it che fa parte di un progetto più grande…
“Manifestipolitici.it è un progetto promosso dalla Fondazione Gramsci Emilia-Romagna e realizzato da Manifesta. Avviato nel 2000, consiste oggi in una grande banca dati online che conta più di 12.000 manifesti politici e sociali…”

 
 

care amici,
scusandomi per la segnalazione banale di Guida alle fonti per la storia
dei movimenti in Italia.(1966-1978)
mi chiedevo come mai non fosse qui visto il tipo di testo iperconosciuto …ne avevamo discusso da qualche parte?c’è una sezione speicifica visto che è una guida e non un archivio vero e proprio…mah…

 
 

È proprio come dici: qui ci sono siti di archivi e database online, non guide. Che non significa che non possiamo metterle, con un paragrafo a parte.
Detto ciò, in questa pagina — a dire il vero — mancano anche altre cose molto conosciute. Tipo il sito dell’Archivio di Stato, o almeno agli inventari. È perché lo diamo per scontato, ma quello che diciamo noi non è proprio “dare per scontato nulla”? Pensiamoci e magari integriamo quello che c’è con queste risorse molto conosciute. Anche nell’ottica di essere un punto di riferimento per i famosi “non addetti”.

 
 

Con calma, per ora avevamo questo, nulla toglie di aggiungere cose. Per il paragrafo in più ho già detto a Deborah che ci sta (e che tipo io non ne sapevo nulla di questa guida).
Per il resto non sono ancora riuscita ad avvicinarmi al mio computer per più di cinque minuti, appena lo faccio carico la guida e gli archivi segnalati (dai pc di dipartimento non mi fido).

 
 

Visto che ho aggiunto Google Books ho messo anche Project Gutenberg e Liber Liber (non sto a scriverli su perché mi fa noia).

 
 

Hai visto anche l’ultima mail di (quasi) segnalazione (ovvero: hai ritrovato le password o non hai accesso alla mail? – per capire se te la devo girare)?

 
 

No, ho perso il cellulare con le password… giramela (sono un disastro, lo so).Altra cosa: ma il sito dell’archivio di stato ha qualcosa di digitalizzato? (i’m ignorant) perché sennò boh, non so quanto senso ha metterlo. Però ho messo la guida generale agli archivi di stato.

 
 

E pure Piero le ha perse?? Ma che cazzo siete regaz… :)
Te le scrivo su un foglio e poi te le passo. O hai gpg?

 
 

Non ho gpg. Piero le copiava da me…

Comunque, appunto per me. da mettere assolutamente qui è Michael (perché non c’ho pensato prima?)
E poi il progetto di digitalizzazione di Milano su atti processuali da 500 all’800 www.historia.unimi.it/sezione/dl.htm

 
   

che ne dite?
www.campifascisti.it
potrebbe andare in multimedia?