L’Associazione Proletari Escursionisti nasce nel 1919 lungo i pendii del Gruppo delle Grigne, nella zona di Lecco. Pensata con l’intento di fornire un avvicinamento economico alla montagna e di portare, quando possibile, i proletari fuori dal caos della città, l’APE venne sciolta molto presto dal regime fascista, ma gli “apeini” continuarono la loro attività in clandestinità, unendosi alle fila della resistenza alpina.
Delle sedi “storiche” solo quella di Lecco è sopravvissuta fino ai giorni nostri, ma, a partire dal 2012, un gruppo di giovani escursionisti ha dato inizio a un nuovo corso nella storia dell’Associazione, con l’intento di attualizzarne le pratiche e di porre in primo piano il tema dell’ambientalismo, senza perdere lo spirito “solidarista” originario.
Il 5 Ottobre 2017, nell’anniversario della strage nazifascista, quattro umani e due cani salgono fino alla cima di Monte Sole e parlano della voglia di trovare un modo per andare in montagna “insieme”, alla scoperta soprattutto dei luoghi della Resistenza dell’Appennino. Decidono di iniziare la sezione bolognese dell’Ape.
Perchè l’escursionismo proletario a Bologna?
Vivere la montagna come momento e come luogo. Sottrarla allo sguardo del turista. Camminare per creare uno spazio di socialità senza subordinazione.
Escursionismo, come educazione di sensi nobilissimi, di ridimensionamento umano, di libertà e di memoria, mai necessaria come in questo periodo storico.