Fare la Rivoluzione

Dal momento che sono stata molto criptica nella ML posto qui la tesina che ho scritto per il corso di Storia Politica (De Benedictis) sul termine Rivoluzione. Penso che rieditata velocemente (snellita) possa adattarsi alla nuova parola chiave. Il termine Rivoluzione, nel linguaggio politico del Seicento inglese, racchiude in sé quelli di crisi, collasso di uno Stato. Fateme sapè!
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Updated by officiallocalobserver 2022-06-24
 

Sto iniziando a leggere e devo dire che è interessantissimo -anche perché i libri di Hill li lessi anni fa e ne sono tuttora innamorato. Finisco di leggere e recensisco!

 
 

gaia ho tolto la spunta su “pubblico” perché, visto che è una cosa che ancora non pubblichiamo, non serve tenerla aperta a chi non è del gruppo e a google :)
non so se era un errore di riseup… comunque adesso dovrebbe andare

 
 

Copypasto brutalmente quel che ho scritto a Gaia in privato:

Io direi che per trasformarla in articolo/i “da caso esse” avrebbe però bisogno di una semplificazione. Si potrebbe pensare a una cosa del genere: dividerla in due parti (non è così lunga da richiederne tre) con una prima più generale (dove andrebbero necessariamente aggiunte delle informazioni “di base” su cosa successe in quegli anni, chi ne fu protagonista, come andò a finire) con l’introduzione sul concetto di Rivoluzione e i suoi prodromi nel pensiero politico: una seconda sull’aspetto religioso della questione e sulla simbologia di derivazione biblica, il quale andrebbe a sua volta un poco più sciolto e spiegato (se dico Machiavelli posso immaginare che qualche nozione di base il lettore ce l’abbia, se parlo del pensiero politico calvinista sarà difficile -purtroppo, dico da calvinista…)

 
 

Dopo un vergognoso ritardo nella lettura di questa guduriosa tesina di gaia sono pronto, se posso, ad esprimere un commento.
A parer mio, in poche parole, è giusto approfondire il lato cronologico degli avvenimenti storici, come dice il buon dawit, ma credo che dividere l’articolo in due con una 1° parte quasi e solo riassuntiva di avvenimenti rischierebbe di snaturare l’articolo. Essenzialmente l’elaborato di Gaia, da come ho capito io, è più un percorso delle idee dove gli avvenimenti storici rimangono sullo sfondo come da cornice.
Sintetizzando quindi il mio commento all’osso propongo di ampliare l’elemento cronologico insieme (come dice Dawit) con l’aspetto religioso, ma senza spezzare l’articolo in due.
Ovviamente questa decisione dobbiamo prenderla insieme e la mia è solo un’opinione senza alcuna volontà imperativa.

 
 

Gaia attendiamo un tuo commento ai nostri pareri :-)

 
 

Ragazzi, scusate per il ritardo nella risposta!
ho riaperto la tesina solo oggi ma non potrò lavorarvi fino a martedì (scusatemi ma in queste due settimane sono stata oberata dagli odiosissimi “midterm”)

Sto pensando ad un sistema per risolvere la questione. Il fatto è che il corpo della tesina – fatta quindi eccezione delle fin troppe numerevoli note – consta comunque di 15 pagine, il ché sfora di gran lunga i nostri parametri.

Bisognerebbe quindi comunque dividerlo.

Dai vostri commenti leggo che la divisione dovrebbe interessare lo sdoppiamento politica/religione. Mi sembra opportuno, anche se vi sottopongo un’altra questione…non vi sembra il caso di snellire (eventualmente tranciare) lo spazio dedicato ad Hobbes (potrebbe costituire un intervento a parte)?

Per quanto riguarda i fatti, dal momento che la seconda parte rimarrebbe comunque più corposa, non credo che aggiungere qualche riga turbi l’armonia della divisione.

Però vi chiedo, suggerite di aggiungere un paragrafo ex novo, oppure di rimpolpare il testo con qualche chiarificazione evenemenziale?

Scusate ancora per il ritardo!

 
 

Io non approfondirei ulteriormente Hobbes, per la semplice ragione che siamo più nell’ambito della storia delle idee che in quella politica (e allora ci starebbe una presentazione diacronica del pensiero hobbesiano).
Io non penserei ad un vero e proprio paragrafo nuovo, a meno che non vada all’inizio e sia molto scarno (rischiando di risultare “incollato”), andrei di chiarificazioni qua e là.
Facci sapere che ne pensi e poi ti faccio vedere come riorganizzerei i paragrafi per dare un senso alla cosa.

 
 

Ragazzi sto ultimando la revisione della prima parte, e spero di poterla postare prima di andare a lezione.

Ho tralasciato di mettere mano alla seconda parte Hobbes-politica perché mi sembrava ci fosse ancora poca chiarezza.

Mio buon Dawit, penso che alla fine fossimo sulla stessa riga di pensiero: Alla fine ho deciso di ri-scrivere il primo paragrafo cercando di dare informazioni sulle date chiave – a partire dalla Petizione dei Diritti e fino al baldanzoso arrivo dell’Orange – ma all’interno dell’introduzione “ideologica”, così da non sembrare fuori luogo. Per farlo ho tagliato la premessa storiografica che era all’inizio del lavoro originale.

Come dicevo, spero di riuscire a caricarla prima delle due, altrimenti stasera è tutta vostra!

Quindi, una volta finito … dite che per la seconda parte basti ritoccare il linguaggio?

 
 

Ragazzi, scusate, è definitivo, la tesina sarà caricata stasera causa telefonata d’urgenza con la Loggia P28 e 1/4

 
 

caricata questa prima parte.
Come preannunciato i cambi sostanziali riguardano solo il paragrafo introduttivo.
Aspetto riscontri!

In particolar modo sottopongo ai vostri commenti
1. La fine del paragrafo sul pensiero politico, che credo abbia bisogno di una chiusura più efficace
2. Le note… ho cercato di snellirle, pensate debbano essere ancora più leggere?

Ovviamente, qualora questo tipo di introduzione non funga si può pensare di approfondire la cornice di eventi – magari anche in nota?

 
 

Cara Gaia ancora una volta siamo noi a doverci scusare per il nostro ritardo, ma il caso Masetti ancora ci confina in zona riabilitazione. T’informo quindi che ho letto e caricato la mia versione di “correzione” con piccoli consigli/appunti che, secondo me, potrebbero arricchire la composizione. Per quello che riguarda le tue due domande io credo che sia il finale del capitolo, che le note non siano da ritoccare. Al pari anche l’introduzione, a parer mio, dà subito in modo chiaro l’intenzione finale dell’articolo, un’ulteriore aggiunta di dati storici non penso sia necessaria, ma non mi oppongo a delle aggiunte.
aspetto riscontri ;)

 
 

Buon Max!

Ho caricato la versione con le correzioni da te suggerite e spero vadano bene, solamente, quando avevi suggerito di cambiare direttamente l’appendice di Cromwell con “futuro Lord…” l’ho aggiunto invece che sostituirlo perché mi sembra che “principale ispiratore e leader” crei un legame più efficace con il movimento, ma se tu credi si può cambiare.
Ma a te come compaiono ora le note? Quando l’ho scaricata gli apici erano tutti spaginati e non sono riuscita a metterli a posto. Forse però dal tuo programma funzionano ancora correttamente?

Scusami ma non ho capito cosa intendi per la fine del capitolo. Vuol dire che va bene o bisgona cambiarlo?

 
 

Cara Gaia, ho visto le tue correzioni e direi che vanno tutte bene, l’unica cosa è che tra le note avevo sottolineato due parole in giallo e quindi sono rimaste. Per le note probabilmente è colpa mia perchè ho caricato il documento in Microsoft Word e non in open office, quindi nel cambio s’è tutto sfasato. Scusate, Max combina guai :(
Semmai se tu correggi le ultime cose, ricarichi l’articolo, io poi lo reimposto con le cose tutte giuste. Che dici?!
Infine per il “capitolo” io intendevo la tua domanda sulla fine del paragrafo sul pensiero politico (anche qua, Max scrive pianeti per satelliti)e volevo dire che a parer mio va già bene così.
Ci risentiamo se ci sono dei chiarimenti da fare ;)
Un beso da Bologna :D

 
 

Bene, riseup s’è ripreso prima del previsto. Allora, regaz, ho messo le mani all’articolo di Gaia perché stavo leggendolo in vista della scrittura dell’editoriale e mi prudevano le mani. All’inizio non volevo intervenire, perché ultimo arrivato, ma poi mi son detto che (forse) un occhio esterno che non ha letto la tesina, può valutare meglio la riuscita dell’articolo spezzato.

Su questo, devo dire che effettivamente l’articolo si legge bene, ma forse a tratti è troppo pieno di cose e le note portano un po’ fuori strada, perché fitte e lunghe. Ma non è un dramma, il corpo è ben alleggerito, anche grazie al tono che conosciamo essere peculiarità di Gaia (e di Roma), quindi mia approvazione garantita.

Ho comunque proposto alcune modifiche. Innanzitutto formali (nel senso di con-formità alle norme redazionali).

  1. LE NOTE – Correttori di bozze!! Ma che perché non mettete le mani sulle note, quando vedete che sono tutte palesemente NON formattate? Vabè.. l’ho fatto (c’è anche la bozza sul sito, continuiamo ad apportare migliorie direttamente lì, senza sminchiare il codice, please!).
  2. Continuando sul formalismo ho modificato anche i vari cit. in op. cit. (nelle citazioni di libri già menzionati in nota), i Vd. in V., gli i.e. in Cfr... e così via. Regaz, le norme redazionali, se non ci piacciono le possiamo anche modificare, ma vi prego che i testi siano formattati alla stessa maniera, altrimenti il sito sembra il risultato di un lavoro affrettato e sommario, cosa che (mi pare) non ci caratterizza.
  3. Ho proposto, inoltre, di togliere i link diretti nel testo (distraggono e non credo che la gente ci vada direttamente, perché impegnata – almeno dovrebbe esserlo! – a leggere un testo già bello fitto di rimandi in nota). Dunque propongo un paragrafetto finale “Fonti” espandibile come i paragrafi, in cui c’è un piccolo elenco con i link segnalati da Gaia.
  4. Ho proposto alcuni tags, molto velocemente: aiutiamoci!
  5. Ma il titolo? Non sarà mica quello lunghissimo riportato qui?
  6. Ho poi tradotto alcuni passi dall’inglese (in uno in particolare – l’Atto di Supremazia – non capisco, Gaia, perché ti fermi a quel punto: mi sembra davvero che solo andando avanti si apprezzi il senso di quella dichiarazione e non omettendo il ‘sebbene’ iniziale “Albeit”). Suggerisco comunque nel testo (evidenziando in giallo un generico “Tradurre”) di trasportare nella nostra favella altri passi, non proprio intuitivi per chi non è familiare con la lingua d’Albione (almeno credo).
  7. Ah.. perché quei nome-cognome in maniuscolo nelle note? Di nuovo, o lo facciamo per tutti, modificando le norme redazionali, o è un pasticcio.
  8. Manca la bibliografia: io sono contrario a metterla solo alla fine con la seconda parte. Questi sono pezzi che rimangono nella vita effimera del web in forme separate, è bene che si richiamino a vicenda, ma che abbiano autonomia di lettura, anche.
  9. C’era una citazione messa con il rientro, ma erano in realtà due pezzetti legati da parole di Gaia. M’è sembrato giusto incorporarle direttamente nel testo. Quel passo è poi da tradurre, se ricordo bene.
  10. Cosa fare di quel commento in nota n. 30 sull’uso di “episcopaliste/episcopali”?

Mi pare tutto, scusate la lunghezza.

 
 

Alf, ho caricato con alcune correzioni. Solo, non ho fatto i dovuti spostamenti per le Fonti perché probabilmente sono mentecatta…

 
 

Io le parentesi per le note le ho sempre modificate nella bozza finale sul sito, ché tanto che cambia? #nervisaldi e tutti tranquilli, anche se capisco le tue motivazioni.

 
 

@Dawit: ah effettivamente non cambia nulla.. il fatto è che se questo lavoro lo fanno i correttori di bozze (o gli autori, come s’era deciso e come tanti hanno fatto: anche Ugolotti → hahahaha è vero, ma fa’ ride’), è una fatica distribuita, se lo fanno solo gli editor, invece, è stressante. Ma se ti piace fare questo lavoro per ogni scaglione e metterti a posto centinaia di note.. it’s your choice, man! :D
Poi magari mi sbaglio io..

 
 

Padre Alfredo ricordati che più note correggerai meno giorni in Purgatorio sconterai. E’ la dura legge dell’editor.

 
 

Come promesso a Gaia, segnalo anche qui questo testo che mi è capitato sotto mano (non è vero, ormai il mondo è online):

  • Martin Loughlin and Neil Walker (eds.), The Paradox of Constitutionalism: Constituent Power and Constitutional Form , Oxford University Press, 2007, di cui la parte prima ( A Conceptual History of Constituent Power ) può essere molto utile, forse non solo a Gaia (che comunque credo sarà interessatissima soprattuto al cap. 2: Constituent Power Subverted: From English Constitutional Argument to British Constitutional Practice ).

Qui c’è l’anteprima con l’indice e un po’ di paginette.

 
 

Segnalo anch’io un testo che m’è capitato di vedere in nota a un libro che sto leggendo:

Jean Beauté, “Un grand juriste anglais: Sir Edward Coke, 1552-1634”, PUF, 1975.

Nella nota si sostiene che parli delle “conceptions juridiques et politiques de la Grande-Bretagne et les conditions économiques qui ont presidé aux origines de la démocratie moderne”.

 
 

Cari ragazzuoli,

Intanto grazie a Padre Alfio e grazie a Lorenz “Rick” Perry per i suggerimenti.
Purtroppo come potrete immaginare da questa imperdonabile latitanza di un mese, non ho avuto modo di leggere i libri ch emi consigliate sopra (ma sono più che accetti per il futuro), e quindi la seconda parte non è che il testo così com’era.

So che non è promettente per chi lo leggerà, ma secondo me fa schifo.
Per cui vi prego di essere schietti e spietati.

Ancora, mi scuso e prostro ai piedi di riseup.

P.s. Ho messo qui la seconda parte dei paper che ho dovuto scrivere per il corso di Europa Moderna (quello con la “mini bibliografia”), lo cito perché essendo sulla rivoluzione inglese è eprtinente … e visto che è orribile anche quello la pertinenza è ancora più evidente.. scusate il pessimismo cosmico

 
 

cara gaia ho caricato le mie correzioni, se ci sono domande non esitare a farle.
p.s. se hai delle immagini che vorresti mettere includile in allegato alla pagina wiki ;)

 
 

ah ci vogliono anche le tag !!!

 
 

Scusandomi duecentocinquantavolte per l’assenza di questo mese carico finalmente le correzioni di Max all’articolo. spero che le note si visualizzino correttamente.

Per le immagini mando un messaggio a Max perchè ho provato a caricarle qui per 2 ore senza successo.

per le tag metterei (Gloriosa) Rivoluzione – Behemoth – Leviathan – Nedham – Winstanley – Protagonisti – Politica

ragazzi mi scuso ancora!

 
 

Ok, allora a questo punto, l’articolo lo pubblichiamo con le immagini che hai mandato a Max per il terzo scaglione.

 
   

creative, Thanks a lot. Really helpful. Moving to USA? The Local Observer ( https://www.localobserverdaily.com ) will help you find the best and worst places to live, raise a family or retire in United States.